venerdì 10 febbraio 2012

The River: i misteri dell'Amazzonia

E' andato in onda da poco il doppio pilot di The River e già in rete si parla di un nuovo cult.
La storia è quella del documentarista estremo Emmet Cole che scompare nel Rio delle Amazzoni in condizioni misteriose. Il figlio e la moglie affrontano i misteri del fiume per ritrovare il loro congiunto accompagnati da una troupe televisiva che spera di ricavarne un programma di successo.


La serie mescola la regia di un reality (quello delle riprese della troupe) a immagini più tradizionali mescolate, ancora, con le telecamere di sorveglianza della nave che trasporta i nostri eroi sul fiume. Questo tipo di mix consente allo spettatore di rimanere sospeso tra realtà e fantasia, come se si trovasse a metà tra una fiction e il vero "falso" programma di Emmet, che viene montato come flashback all'interno della narrazione.

Dal punto di vista dei generi, già dal doppio pilot si avvertono forti le sfumature horror e sovrannaturali: fantasmi che trascinano sotto terra, bambole che aprono gli occhi, mostri sanguinari che inseguono la troupe. Non manca, comunque, l'aspetto melodrammatico e familiare nel rapporto tra la moglie e il figlio di Emmet che fa emergere una famiglia alle prese con una situazione problematica dovuta alla grande passione del padre per il mistero. 

La serie è creata da Oren Peli (regista di Paranormal Activity) e Michael R.Perry (American Gothic, La Zona Morta, Millennium) e prevede per ora 8 episodi. Uno dei motivi di attenzione è stata anche la firma di Steven Spielberg come executive producer del pilot poiché le ultime performance produttive del genio americano (Falling Skies e Terra Nova) hanno deluso pubblico e critica. 
L'inizio promette bene e aspettiamo i prossimi episodi.

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