Apro il nuovo anno parlando del mio network preferito - HBO - e di una produzione del 2011/12 per ora composta di una sola stagione ma con una seconda che dovrebbe andare in onda a breve, Enlightened.
La storia è quella di Amy Jellicoe che vede la sua vita andare in pezzi sia sul lavoro che nella vita privata. A seguito di un esaurimento nervoso si rifugia in un gruppo un po' new age alle Hawaii e ne torna carica di ottimismo e decisa a ricostruirsi una vita più serena e sincera. Il mondo reale, però, sembra essere poco collaborativo. L'azienda per la quale lavorava prima la respinge e poi la assume con mansioni molto inferiori alle precedenti e la piazza in un sotteraneo popolato da gente bizzarra e scomoda per l'Azienda. Il suo amante la evita dopo la scenata fatta in ufficio. Il suo ex marito tenta di esserle vicino ma non ha intenzione di cambiare la sua vita, in parte dedita alle droghe. Anche la situazione economica non è delle migliori viste le spese sostenute in riabilitazione e Amy è costretta a vivere con la madre, non particolarmente contenta della sua presenza che limita la sua autonomia e tranquillità.
La serie è scritta, prodotta è interpretata da Laura Dern (Jurassic Park, Inland Empire) insieme a Mike White che nella serie interpreta Tyler, il suo collega un po' svitato ed inquietante ma l'unico che alla fine la aiuta realmente. Il tono è agrodolce ma con picchi amarissimi. La narrazione è accompagnata dalla voce fuori campo della protagonista che cerca a tutti i costi di mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti su armonia e pace. Ma la realtà è diversa, gli amici non sono sinceri, l'Azienda è spietata, l'egoismo regna in ogni ambiente. E' anche difficile stare completamente dalla parte della protagonista che seppur vittima della situazione, spesso fa scelte evidentemente sbagliate e destinate a fallire. L'unico personaggio totalmente positivo sembra essere la madre interpretata dalla star Diane Ladd (Chinatown, Alice non abita più qui, Cuore selvaggio, Inland Empire....), e madre della Dern anche nella vita reale. La madre, infatti, non accoglie la figlia a braccia aperte ma, la stimola e sprona a prendersi le sue responsabilità, anche con durezza e senza farle mancare mai il suo appoggio.
Sarà interessante vedere come proseguirà la storia dopo che alla fine della prima stagione Amy capisce che in una Azienza senza cuore forse i suoi insegnamenti di comprensione e armonia non sono utili e sceglierà la via dell'attacco violento bruciando, metaforicamente, l'Azienda stessa.
Nessun commento:
Posta un commento