In occasione dell'uscita del libro su Firefly e Serenity, l'ultima fatica di Joss Whedon in attesa di Dollhouse, ritorno brevemente a parlare di questa opera.
Firefly e Serenity sono una serie tv ed un film dei quali, inevitabilmente, bisogna parlare insieme. Con questo prodotto Joss Whedon affronta il genere sci-fi (che, come sanno i suoi fans, aveva già affrontato come sceneggiatore di Alien: Resurrection e Titan A.E.). Il prodotto si rifà all'iconografia classica della sci-fi utilizzando tutta una serie di legami visuali con i precedenti prodotti di genere: dalle saghe di Star Wars e Alien a Starship Troopers.
Ma come sa chi già conosce l'opera, la serie ed il film ibridano il genere sci-fi con il western, creando un prodotto originale e visivamente ricco, un testo metarefenziale che attinge a temi fortemente radicati nella cultura popolare.
Questo genere di ibridazione non è nuovo di per sè (proprio la saga di Star Wars ne è l'esempio più famoso), ma Whedon effettua un passo avanti: riferendomi all'iconografia e lasciando da parte l'ideologia - che necessiterebbe un volume a parte, non un post su un blog - dove nei film di Lucas i riferimenti al western rimanevano relegati ad accenni nel set design e nel costume design, Whedon si diverte a ri-creare vere e proprie scene da western movie in un contesto sci-fi. Si pensi, ad esempio, all'assalto al treno messo in scena nell'episodio The Train Job, un tòpos classico del genere western qui declinato in chiave sci-fi con una navicella spaziale al posto dei cavalli.
Nel mio saggio Between Past and Future: Hybrid Design Style on Firefly and Serenity, presente nel volume, mi soffermo ad analizzare in profondità proprio l'aspetto iconografico che emerge dall'ibridazione di generi che Whedon pratica in questo caso specifico ma che è un segno distintivo della sua autorialità.
domenica 27 aprile 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Ciao, ho appena scoperto il tuo blog in uno dei miei rari peregrinaggi virtuali. Complimenti, è molto interessante ed analitico (soprattutto per un divoratore "seriale" come me).
Tra l'altro, ricordavo il tuo nome e adesso ho collegato che è perchè ho letto entrambi i tuoi contributi sul volume CULT SERIES I della Dino Audino.
Lo metto subito tra i preferiti.
A presto!
grazie! è sempre un piacere trovare appassionati di serie tv!!!
Spero di aggiornare più frequentemente il blog....
Barbara
Posta un commento