domenica 24 agosto 2008

X-Files - I Want To Belive

Finalmente l'attesa è finita: questa estate, infatti, è segnata dall'uscita del secondo film tratto dalla serie tv che ha caratterizzato gli anni novanta, X-Files.
Dopo il primo film del 1998, X-Files: The Movie, arriva nelle sale X-Files - I want to belive, a dieci anni di distanza dal primo film e a sei dalla fine della serie tv, un tempo lunghissimo per i fans accaniti, i cosiddetti x-philes.



Diverse sono le considerazioni da fare su questo secondo film (cercando di non rivelare troppo della trama). Come è noto, la serie tv vive su due binari narrativi: gli episodi autoconclusi che contengono il cosiddetto "mostro della settimana" e che vede i due protagonisti, Mulder (David Duchovny) e Scully (Gillian Anderson), imbattersi in ogni tipo di mistero, dai vampiri agli zombies, dai fantasmi ai misteri della mente. Vi è poi tutta una serie di episodi definiti della "cospirazione" che seguono lo sviluppo dei temi legati agli alieni, al rapimento della sorella di Mulder, agli intrighi politici così tipici della cultura americana.
La forza della serie è proprio nel saper mescolare i due registri narrativi dosando sapientemente i generi, muovendosi tra horror, thriller, fantasy e sci-fi.
Chris Carter, il creatore della serie, ha caratterizzato le sue creazioni attraverso queste ibridazioni, riuscendo a creare una vera e propria saga che si sviluppa in orizzontale e verticale, attraverso spin-off, cross-over e crossmedialità.

All'epoca del primo film, il problema che si era presentato a Carter era quello di bilanciare una storia che potesse essere goduta da chi non seguiva la serie in tv e da chi, invece, non perdeva una puntata. Al di là delle considerazioni estetiche sul risultato finale, il primo film resta comunque strettamente legato alla serie poichè sviluppato in media res pagando, quindi, una necessaria eredità al prodotto originale.

[ATTENZIONE: Il testo che segue contiene SPOILERS sul secondo film]

In questo secondo film, Carter è completamente libero di sciogliere la trama dalla serie tv. Infatti, questo film è ambientato qualche anno dopo gli eventi dell'ultima stagione.
Troviamo Scully che ha abbandonato l'FBI a favore della carriera medica mentre Mulder vive come un eremita ossessionato dal suo passato. La scomparsa di una agente dell'FBI riporta in gioco la coppia.
La sensazione generale che si ha al termine della visione è che manchino alcuni elementi caratterizzanti del prodotto originale. Per prima cosa, mentre il primo film era legato al filone della cospirazione, questo secondo non ha nessun legame con esso (essendo stato risolto al termine della serie) e con gli alieni. La storyline verte intorno alla sparizione di alcune ragazze che si scopre vengono usate come "pezzi di ricambio" in un progetto alla "Frankestein".
In realtà, è però chiaro come all'autore interessi maggiormente esplorare la relazione tra Mulder e Scully che è uno dei punti più controversi della serie. In questo film si capisce all'inizio che i due vivono due vite separate ma, dopo pochi minuti si comportano come una coppia qualunque, dormendo insieme e progettando il futuro. Ancora, sembra troppo forzato il voler sottolineare come Mulder sia rimasto legato alla sua visione aperta degli accadimenti (il "voglio crederci" del titolo che richiama il mitico poster appeso nella parete dell'ufficio degli X-Files), mentre Scully è ancora fortemente legata alla sua fede scientifica.

Ma l'appunto più rilevante che si può fare a questo film è la mancanza di forti riferimenti con la serie. Infatti, questo tipo di produzioni non possono vivere di vita autonoma ma devono forzatamente correlarsi con il pregresso. Senza questi riferimenti, il film è un thriller nella media che sicuramente può essere apprezzato anche da chi non conosce la serie (ma c'è qualcuno che non la conosce?) ma lascia insoddisfatti i fans di lunga data.
L'unica concessione che Carter concede al pubblico è l'apparizione nella parte finale di Walter Skinner (Mitch Pileggi) che si risolve però in niente più di un cameo.
I personaggi di contorno non hanno la forza di molti comprimari apparsi nella serie e il personaggio del prete interpretato da Billy Connolly non è pienamente giustificato.

Per concludere, i fans saranno comunque contenti di poter rivedere i loro eroi in azione ma la sensazione è quella di una occasione persa.

3 commenti:

Giangidoe ha detto...

Vuol dire che ci rifaremo col terzo -auspicato- film, dove si dice che finalmente riprenderanno le fila del discorso "complotto alieno" che chiudeva la serie originale.
Dopotutto, l'invasione annunciata era imminente (roba di pochi anni)... Come ignorarla a lungo? :)

Barbara Maio ha detto...

Lo spero perchè X-Files resta una pietra miliare della tv ed ha tutte le potenzialità per proseguire sul grande schermo!

Grouchoromano ha detto...

Più curato e meglio realizzato del primo film, ma anche + scialbo e piatto, meno rilevante...
Peccato...