Vampire Diaries è un prodotto per certi versi stupefacente: l’ultimo programma della CW è anche il suo più grande successo nella sua ancora giovane storia.
Perchè uso l’aggettivo stupefacente? La serie è tratta dalla saga letteraria di L.J.Smith pubblicata all’inizio degli anni Novanta, una serie di libri che narrano le storie di Elena, una giovane ragazza divisa tra l’amore per due fratelli vampiri. Raccontata oggi la storia ha, come minimo, il sapore del già visto e già detto. Ma poichè il fulcro centrale della storia è precedente alle tante recenti storie di vampiri, alla Smith va almeno riconosciuto il merito di aver anticipato una moda ormai ben consolidata.
L’autore dell’adattamento televisivo è Kevin Williamson che lega il suo nome alla (ri)nascita del teen horror cinematografico e al grande successo televisivo di Dawson’s Creek. Dopo il flop di Hidden Palms del 2007 (sempre per CW), Williamson sembra essere ora sulla buona strada per un duraturo successo.
In questa serie non si riscontrano per ora grandi innovazioni sulla variante “vampiro sentimentale”: Stefan è un bel ragazzo che arriva ad una nuova scuola e conosce Elena. In realtà Stefan è un vampiro centenario che si avvicina ad Elena per la sua straordinaria somiglianza con il suo grande amore defunto. A complicare la storia d’amore tra i due compare Damon, fratello di Stefan che ha più di un conto in sospeso con il ragazzo e che è diverso da lui come il giorno dalla notte: facile capire come la storia andrà a svilupparsi, anche se non si è appassionati della saga letteraria.
E’ facile anche prevedere come Vampire Diaries sarà un successo di questa stagione perchè, pur nella sua mancanza di originalità, presenta tutte le qualità giuste per avere sicuro richiamo su un pubblico giovane, che è poi il target principale della CW. Senza la profondità di Buffy o Angel, senza il trash di autore di True Blood, senza la forza da blockbuster Twilight, Elena, Stefan e Damon saranno ben presenti in questa stagione televisiva.
Perchè uso l’aggettivo stupefacente? La serie è tratta dalla saga letteraria di L.J.Smith pubblicata all’inizio degli anni Novanta, una serie di libri che narrano le storie di Elena, una giovane ragazza divisa tra l’amore per due fratelli vampiri. Raccontata oggi la storia ha, come minimo, il sapore del già visto e già detto. Ma poichè il fulcro centrale della storia è precedente alle tante recenti storie di vampiri, alla Smith va almeno riconosciuto il merito di aver anticipato una moda ormai ben consolidata.
L’autore dell’adattamento televisivo è Kevin Williamson che lega il suo nome alla (ri)nascita del teen horror cinematografico e al grande successo televisivo di Dawson’s Creek. Dopo il flop di Hidden Palms del 2007 (sempre per CW), Williamson sembra essere ora sulla buona strada per un duraturo successo.
In questa serie non si riscontrano per ora grandi innovazioni sulla variante “vampiro sentimentale”: Stefan è un bel ragazzo che arriva ad una nuova scuola e conosce Elena. In realtà Stefan è un vampiro centenario che si avvicina ad Elena per la sua straordinaria somiglianza con il suo grande amore defunto. A complicare la storia d’amore tra i due compare Damon, fratello di Stefan che ha più di un conto in sospeso con il ragazzo e che è diverso da lui come il giorno dalla notte: facile capire come la storia andrà a svilupparsi, anche se non si è appassionati della saga letteraria.
E’ facile anche prevedere come Vampire Diaries sarà un successo di questa stagione perchè, pur nella sua mancanza di originalità, presenta tutte le qualità giuste per avere sicuro richiamo su un pubblico giovane, che è poi il target principale della CW. Senza la profondità di Buffy o Angel, senza il trash di autore di True Blood, senza la forza da blockbuster Twilight, Elena, Stefan e Damon saranno ben presenti in questa stagione televisiva.
Nessun commento:
Posta un commento