martedì 16 agosto 2011

Alphas: chi può dire di essere normale?

In passato, l'estate televisiva si caratterizzava per una miriade di repliche e scarti di serie non abbastanza buone per l'alta stagione. Oggi, anche l'estate è momento di sperimentazioni e nuovi arrivi. Accanto a serie "estive" alle quale ormai siamo abituati (True Blood, Breaking Bad etc.), si è aggiunta ora la serie Alphas proposta da SyFy.



La serie, prodotta e scritta da Zak Penn e Michael Karnow, racconta la storia di un gruppo di uomini e donne dotate di poteri speciali, che vengono reclutati dal Governo Federale Statunitense per risolvere crimini legati ad altri come loro, gli Alphas appunto. Alla loro guida il dottor Rosen, che si trova costretto in questo ruolo investigativo per proteggere il suo gruppo.

La prima stagione sarà composta da 12 episodi di cui fino ad ora ne abbiamo potuti vedere circa la metà. Ovviamente il primo riferimento che viene in mente pensando alla serie è X-Men (anche per il nome di Penn), anche se qui i poteri sono solitamente diversi da quelli dei personaggi della Marvel: particolare sensibilità, possibilità di vedere le frequenze di qualsiasi apparecchio elettrico, capacità di coordinazione equilibrio e mira etc. L'origine di questi poteri non è stata fino ad ora spiegata e la storia si è per ora sviluppata con episodi autoconclusi che si sono sviluppati intorno alla ricerca di altri Alphas che solitamente finiscono in un ospedale-carcere. Questo ultimo punto sembra essere la base della storyline orizzontale poichè lo stesso Rosen non è sicuro di ciò che sia realmente.

La serie promette bene anche perchè i personaggi hanno ampi margini di miglioramento (a volte sono sembrati stereotipati) e la storia ha potenzialità infinite. Come al solito, bisognerà vedere se gli autori riusciranno a coltivare l'interesse per la mitologia della serie (ancora tutta da definire) e rendere i personaggi in grado di essere amati, anche perchè si punta molto sul personale di queste persone speciali che, ognuno a modo proprio, vivono vite problematiche non sempre (e non solo) a causa dei loro poteri. Dai primi episodi emergono meglio i personaggi di Rosen (David Strarthairn) e di Rachel (Azita Ghanizada), capace di amplificare i suoi sensi per percepire cose agli altri sconosciute.

Ancora una buona produzione, quindi, di SyFy che si sta delineando come un interessantissimo network di genere.

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