Negli anni Ottanta in Italia, nasce la comunità di San Patrignano, unica nel suo genere, nata per accogliere gli eroinomani che volevano uscire dal tunnel della droga. La comunità era guidata da Vincenzo Muccioli, figura carismatica e ambigua.
SanPa è la nuova docu-serie Netflix che indaga su una delle storie più discusse dagli anni Ottanta, intorno ad una comunità dove se da un lato molte persone vennero salvate, altre vennero letteralmente uccise. La serie segue un andamento cronologico, partendo dalla nascita della prima comunità che era gestita come una famiglia allargata sotto l'occhio attento dello stesso Muccioli ma poi, man mano che il problema dell'eroina si espandeva e lo Stato continuava ad ignorarlo, l'afflusso di persone che avevano bisogno di aiuto aumentava in maniera tale che la gestione personale non fosse più possibile e figure losche si affiancarono a Muccioli portando la comunità verso il baratro.
Muccioli è descritto come una figura ambigua, senz'altro altruista nell'accoglienza di queste persone che erano ignorate dalla società ma poi travolto da un senso di onnipotenza giustificato dalla gravità del problema. L'opinione pubblica è rimasta per molto tempo al suo fianco, specialmente con l'appoggio delle persone direttamente toccate dall'eroina e non sono mancate le testimonianze di persone famose come i Moratti e Paolo Villaggio.
Il giudizio resta sospeso, sicuramente ci sono molte ombre e forse l'allargamento della comunità non venne gestito al meglio ma, come viene ripetuto nella serie, lo Stato era completamente assente nella gestione del problema e nell'aiuto a queste persone. Dunque, qual era il limite consentito?
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