sabato 27 dicembre 2008

Entourage: bella la vita......


Vincent Chase è una star di Hollywood: giovane, ricco e bello, passa le sue giornate nel patinato mondo dello star system. Unico problema: quale donna portarsi a letto per la prossima avventura da una notte! Questo è Entourage, altro successo targato HBO che dal 2004 segue la vita di Vincent (Adrian Grenier).

mercoledì 19 novembre 2008

E ora, un canale completamente diverso....


Sono ora on-line, con un canale tutto dedicato, i Monty Python, il celebre gruppo comico britannico. Graham Chapman, John Cleese, Eric Idle, Terry Jones, Michael Palin e Terry Gilliam, hanno incarnato per anni l'essenza dell'humor britannico, del non-sense, del puro intrattenimento intelligente e altamente metareferenziale.
Sul sito è possibile accedere ai loro sketch e a brevi estratti dei loro film. Infatti, i Pythons si sono espressi in diverse forme e generi: se Flying Circus resta il loro prodotto tv più famoso - e che ad oggi continua ad essere punto di riferimento per molte produzioni - il gruppo ha realizzato anche diversi lungometraggi che hanno traslato la loro comicità prettamente basata sullo sketch breve, in una forma narrativa diversa, eppure mantenendo una freschezza ed una originalità che manca, invece, a tanto cinema comico e satirico.

domenica 2 novembre 2008

Little Britain in USA


Hanno messo in piazza i difetti dei loro connazionali, sempre con ironia (ma anche con un bel tocco di cinismo) e senza tralasciare politica, cultura, abitudini sessuali e così via.

lunedì 20 ottobre 2008

Soggettiva


Segnalo volentieri il convegno Soggettiva organizzato dalla associazione Arcilesbica di Bologna.
Il convegno si compone di varie sezioni ma segnalo qui, in particolare, quella dedicata alle serie tv che comprende una interessante giornata di analisi critiche.
Se partecipate al convegno, lasciate un vostro commento!

giovedì 25 settembre 2008

Merlin: la magia della tv

Fa piacere ogni tanto scoprire che la buona tv non arriva solo dagli Stati Uniti ma anche da questa sponda dell'Oceano.
Come sempre, però, non si tratta di produzioni italiane ma britanniche. Sto pensando a Merlin, recente produzione BBC in onda in questi giorni. Si tratta di una serie di 13 episodi che racconta le avventure del giovane Merlin (il quasi esordiente Colin Morgan), mago in erba ma già estremamente dotato. La storia inizia con il suo arrivo a Camelot governata da Re Uther Pendragon (il sempre bravissimo Anthony Head) che ha bandito la magia dal suo regno, pena la morte. Uther ha anche imprigionato nei sotterranei del castello l'ultimo drago, a perenne monito contro la magia (la cui voce è quella del grande John Hurt). Merlin conoscerà già nel primo episodio Artù (Bradley James), Ginevra (Angel Coulby), Morgana (Katie McGrath) e il suo mentore Gaius (Richard Wilson).

lunedì 22 settembre 2008

Fringe: Abrams è tornato.

E' sicuramente una delle serie più attese della nuova stagione televisiva insieme a Dollhouse: si tratta di Fringe, nuova creatura di J.J.Abrams (ormai più un brand che un autore) che ha legato il suo nome a successi come Alias e Lost.

giovedì 11 settembre 2008

È l'ora dei Vampiri: HBO True Blood

Ogni volta che la HBO, il network statunitense che si caratterizza per la produzione di tv di qualità, realizza e distribuisce un nuovo prodotto, l'attesa è tanta poichè ci si può facilmente trovare di fronte ad un prodotto di altissima qualità che allieterà i nostri mesi a venire. Non fa eccezione il lancio della nuova serie di punta per la prossima stagione, True Blood.

La storia è ambientata in Lousiana in un mondo dove i vampiri vivono a fianco degli umani grazie ad una bevanda, la True Blood del titolo, che consente ai vampiri di non doversi nutrire del sangue degli esseri umani. La protagonista è la cameriera Sookie (Anna Paquin) che possiede la facoltà di leggere nelle menti altrui. Un giorno Sookie incontra il vampiro Bill (Stephen Moyer) e scatta la scintilla.

Fin qui nulla di particolarmente originale ma i motivi di interesse sono molti. Innanzitutto il creatore della serie, quell'Alan Ball che lega il suo nome a film come American Beauty e a serie tv come Six Feet Under. La presenza di Ball fa sperare che la serie possa contenere una critica della società ben fatta come nei suoi precedenti lavori: per ora, ciò che si percepisce dal pilot è che il vampirismo è utilizzato come metafora di una minoranza. Infatti, i vampiri sono tra noi ma non sono ancora ben integrati e ben visti. La protagonista è malvista dai suoi amici appena dimostra interesse per il non morto; cacciatori di vampiri si aggirano per le strade della cittadina; una serie di omicidi di donne fa pensare che non a tutti i vampiri basta nutrirsi della bevanda sintetica.
Da quello che viene anticipato dal network, la storia d'amore sarà il motivo principale della serie ma Ball punta a giocare sul tema della morte con ironia e profondità, come aveva già fatto nella sua precedente esperienza alla HBO.

Altro motivo di interesse è l'impegno della HBO in un prodotto così fortemente caratterizzato da una scelta di genere horror. Può essere una scelta rischiosa per un network che ha sempre puntato ad un pubblico adulto cimentarsi in un filone che negli ultimi anni si è strettamente legato ad un pubblico giovanile: le serie tv Moonlight, Blade e Blood Ties (per non citare Buffy e Angel ma con Joss Whedon siamo su un altro pianeta), la saga letteraria di Twilight, i film di Dracula di Patrick Lussier, Underworld, e così via, tutti prodotti che non esisterebbero senza la svolta del 1987 segnata da The Lost Boys film diretto da Joel Schumacher e Near Dark diretto da Kathryn Bigelow, due film che hanno traghettato il genere verso il teen drama.

Dal punto di vista filmologico, la serie presenta una grande cura della fotografia che rende bene i chiaroscuri delle notti del profondo sud e una regia (che sarà spesso dello stesso Ball) che non si perde in un accumulo forzato di scene sincopate o troppo leccate. E come ulteriore pregio di ciò che fin qui la serie ci ha mostrato, non c'è una sovrabbondanza di effetti speciali, spesso usati per sopperire alla mancanza di idee.

Fin qui la serie è stata ben accolta dalla critica: bisognerà vedere se Ball riuscirà a costruire una mitologia che possa reggere sulla lunga distanza e, soprattutto, se avrà assimilato la lezione di Whedon.

domenica 24 agosto 2008

X-Files - I Want To Belive

Finalmente l'attesa è finita: questa estate, infatti, è segnata dall'uscita del secondo film tratto dalla serie tv che ha caratterizzato gli anni novanta, X-Files.
Dopo il primo film del 1998, X-Files: The Movie, arriva nelle sale X-Files - I want to belive, a dieci anni di distanza dal primo film e a sei dalla fine della serie tv, un tempo lunghissimo per i fans accaniti, i cosiddetti x-philes.

domenica 20 luglio 2008

Dr.Horrible's Sing-Along Blog

Come sa chi frequenta questo blog, Joss Whedon è l'autore televisivo che prediligo, per profondità di scrittura e originalità di produzione.
Non potevo, quindi, non dedicare un post al suo ultimo lavoro, Dr.Horrible.
L'ultima creazione di Whedon è un prodotto ibrido da diversi punti di vista: si tratta di una mini-serie - 3 episodi da circa 13 minuti l'uno -; è un prodotto per il web, disponibile gratuitamente sul sito e poi scaricabile da ITunes a pagamento; è una fantasy-drama-comedy story con protagonista un super-villan indeciso tra la conquista del mondo e l'amore della sua vita.

giovedì 17 luglio 2008

A Rebecca

Permettete un breve post personale per dire BENVENUTA REBECCA, la mia seconda nipotina!
Complimenti a mamma Valentina e papà Paolo!!!!!
Rebecca è nata a Roma il 14 luglio, pesa Kg.2,300.

Un bacione da zia Barbara!!!

sabato 12 luglio 2008

Il tempo degli Adult Drama



Sono stati lanciati quasi contemporaneamente nell'estate del 2007. Uno è prodotto dalla Showtime, l'emittente che si sta caratterizzando in questi anni come produttore di qualità e, soprattutto, di serie con argomenti "difficili". L'altro è prodotto dalla AMC, emittente strettamente legata al mondo cinematografico.

venerdì 13 giugno 2008

Nasce Ol3Media

E' on-line da qualche giorno la rivista Ol3Media.
La rivista è una delle espressioni di un progetto più ampio legato al Master in Professioni e Formati della Televisione e della Radio Contemporanee, giunto quest'anno alla sua terza edizione presso il Dipartimento Comunicazione e Spettacolo dell'Università Roma Tre.

La rivista on-line punta a divenire terreno di discussione e analisi intorno ad argomenti legati alla comunicazione intesi in senso classico con articoli e interviste ma, già dai prossimi numeri, attraverso l'uso di video e nuove forme di comunicazione.
I lettori ed i redattori hanno anche a disposizione un blog per poter interagire in maniera più immediata ed informale.

Gli obiettivi di Ol3Media sono a breve una pubblicazione cartacea annuale e la collaborazione di ricercatori e studiosi provenienti non solo da altre Università, italiane e straniere, ma anche da ambiti disciplinari non strettamente legati alla comunicazione ma che comunque sono interessati a confrontarsi con l'argomento.

Il primo numero vede una prevalenza di temi legati alla serialità televisiva, uno degli argomenti più in voga e sicuramente in crescita nel panorama contemporaneo.

Buona lettura!

domenica 27 aprile 2008

Firefly & Serenity

In occasione dell'uscita del libro su Firefly e Serenity, l'ultima fatica di Joss Whedon in attesa di Dollhouse, ritorno brevemente a parlare di questa opera.

venerdì 4 aprile 2008

Italian Nightmares

Aggiungo questo post da Manchester dove si è da poco conclusa la conferenza New Nightmares ospitata dalla Manchester Metropolitan University.
Per due giorni si è discusso sugli sviluppi dell'horror contemporaneo analizzando cinematografie anche lontane tra loro come la produzione Turca e Brasiliana e con studiosi provenienti da tutto il mondo.

domenica 17 febbraio 2008

Cloverfield: l'immagine negata



È stato il primo evento mediatico del 2008 (anche se iniziato nel 2007), con un tam tam in rete che non si vedeva dai tempi di The Blair Witch Project: Cloverfield, ha suscitato la curiosità del pubblico e degli addetti ai lavori grazie ad un trailer che nulla mostrava e tutto lasciava intuire.


Anche se si tratta di un film per la sala, Cloverfield ha un doppio legame con la tv: il primo, forse il tratto più evidente, è nel nome del creatore del progetto, quel J.J.Abrams creatore di capolavori del piccolo schermo come Alias, Lost e regista della prossima trasposizione sul grande schermo di un altro cult, Star Trek. Senza dimenticare che la sceneggiatura del film è opera di Drew Goddard, già sceneggiatore di Buffy, Angel, Alias e Lost.

Il secondo tratto è una necessaria riflessione sul linguaggio proposto dal film. Se già Blair Witch Project ibridava i linguaggi del video domestico e del cinema, Cloverfield fa un ulteriore passo avanti, utilizzando l'estetica del digitale casalingo per mettere in scena un film blockbuster.
Tutto ciò che veniva intuito nel trailer è portato all'estremo nel film con la classica invasione del mostro di turno tutta mostrata attraverso una videocamera digitale portata da uno dei protagonisti.

A differenza dei film simili per genere, dove tutto è mostrato alla continua ricerca di stupore e spettacolarità, in Cloverfield assistiamo solo a piccole, sfocate immagini: uno scorcio di una figura mostruosa tra i grattacieli di New York, un primo piano della testa dello statua della libertà (che invece siamo abituati a scorgere solo da lontano), piccole mostruose figure che attraversano i tunnel del metrò mostrate solo grazie all'uso del nightshot.

L'eccesso della visione dal punto di vista della narrazione (tutto è raccontato poichè la videocamera resta praticamente sempre accesa), si contrappone ad una negazione della visione stessa poichè l'immagine è sempre destabilizzata dai continui movimenti e dalla visione notturna che sgrana figure e luci. La figura mostruosa non è mai ben definita, forse appena un po' meglio quando la visione è dall'alto dell'elicottero, quasi a voler suggerire che solo distaccandosi dall'oggetto osservato è possibile comprenderlo meglio.

Ma la forza del film è nell'improvviso evento che non ha spiegazione, tratto caratteristico di Abrams, maestro nel creare momenti ricchi di suspense che non hanno mai (o quasi mai) una spiegazione chiara e lineare, come ben sanno i fans di Alias e Lost.
E già si parla di un sequel....

martedì 12 febbraio 2008

ISA 2008: i vincitori

Sono on line i risultati degli ISA 2008.

Siete d'accordo? Lasciate un messaggio!!!!

mercoledì 16 gennaio 2008

ISA 2008

Partiranno domani le votazioni per gli ISA 2008, gli Italian Serial Awards giunti alla terza edizione.

Sarà possibile esprimere il proprio voto attraverso il sito SERIALit.

Questo premio è una ulteriore dimostrazione - se mai ce ne fosse ancora bisogno - di come la seralità televisiva sia diventata rilevante non solo come entertainment ma, soprattutto, come evento culturale.

Votate numerosi!!!