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Nella stesura delle sceneggiature collaborano, oltre a Serling stesso, scrittori come Richard Matheson e Ray Bradbury.
La serie diventa trampolino di lancio per registi e attori che si cimentano con questa antologia d'autore: Don Siegel, Jack Klugman, William Shatner, Lee Marvin, Martin Landau solo per citarne alcuni.
L'importanza di Twilight Zone è comprensibile completamente solo a posteriori cioè analizzando come la sua eredità abbia influenzato la tv contemporanea. Senza la serie di Serling non avremmo capolavori come Twin Peaks, X-Files o Buffy. L'alta qualità della scrittura è il punto forte di questa antologia e il ruolo di Serling è quello di un autore a tutto tondo che scrive, dirige, produce e presenta il suo gioiello. Inoltre, il contributo di grandi scrittori permette a Serling di giocare sull'ibridazione dei generi ponendo le basi di quella che oggi è la norma della tv postmodernista.
Dopo la serie originale che si conclude nel 1964, il marchio di Serling si è protratto, più o meno direttamente, su tanti altri prodotti: Night Gallery, Twilight Zone: The Movie, The Twilight Zone, Amazing Stories, quest'ultimo titolo opera dell'erede diretto di Serling, Steven Spielberg.
Molti gli approfondimenti critici sulla serie: The Twilight Zone Companion di Zicree (anche in italiano), In the Zone di Wolfe, Strange TV di Brooke, The Gospel According to Science Fiction di McKee, A Critical History di Presnell e McGee, e tantissimi scripts originali della serie. In italiano sono disponibili i racconti di Serling, Ai Confini della Realtà.
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