La serie Twilight Zone è considerata il primo capolavoro del piccolo schermo ed uno dei momenti più rilevanti della narrazione di genere. Creata da Rod Serling nel 1959, la serie si presenta come una antologia di brevi episodi a tema fantasy, horror, sci-fi.
Nella stesura delle sceneggiature collaborano, oltre a Serling stesso, scrittori come Richard Matheson e Ray Bradbury.
La serie diventa trampolino di lancio per registi e attori che si cimentano con questa antologia d'autore: Don Siegel, Jack Klugman, William Shatner, Lee Marvin, Martin Landau solo per citarne alcuni.
L'importanza di Twilight Zone è comprensibile completamente solo a posteriori cioè analizzando come la sua eredità abbia influenzato la tv contemporanea. Senza la serie di Serling non avremmo capolavori come Twin Peaks, X-Files o Buffy. L'alta qualità della scrittura è il punto forte di questa antologia e il ruolo di Serling è quello di un autore a tutto tondo che scrive, dirige, produce e presenta il suo gioiello. Inoltre, il contributo di grandi scrittori permette a Serling di giocare sull'ibridazione dei generi ponendo le basi di quella che oggi è la norma della tv postmodernista.
Dopo la serie originale che si conclude nel 1964, il marchio di Serling si è protratto, più o meno direttamente, su tanti altri prodotti: Night Gallery, Twilight Zone: The Movie, The Twilight Zone, Amazing Stories, quest'ultimo titolo opera dell'erede diretto di Serling, Steven Spielberg.
Molti gli approfondimenti critici sulla serie: The Twilight Zone Companion di Zicree (anche in italiano), In the Zone di Wolfe, Strange TV di Brooke, The Gospel According to Science Fiction di McKee, A Critical History di Presnell e McGee, e tantissimi scripts originali della serie. In italiano sono disponibili i racconti di Serling, Ai Confini della Realtà.
giovedì 26 luglio 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento