domenica 15 luglio 2007

Angel o l'anima dello spin-off

La serie tv Angel creata da Joss Whedon e David Greenwalt nel 1999 può essere presa ad esempio di spin-off perfettamente riuscito. Come è noto, lo spin-off televisivo è un prodotto (serie, sit-com, serial) che nasce da un personaggio di un altro prodotto già esistente che viene trapiantato in un nuovo universo narrativo.

In questo caso, Whedon narra le avventure di Angel, il vampiro con l'anima, grande primo amore di Buffy. Al termine della terza stagione di Buffy, Angel lascia Sunnydale per consentire alla cacciatrice di vivere la sua vita e si trasferisce a Los Angeles (la città degli angeli, appunto) dove diventa titolare di una agenzia investigativa specializzata in casi sovrannaturali e demoniaci. Al fianco del vampiro (David Boreanaz) troviamo nuovi personaggi come Doyle, Gunn, Fred e Lorne e vecchie conoscenze del buffyverse come Cordelia (Charisma Carpenter), Wesley (Alexis Denisof) e Spike (James Masters). Senza contare occasionali visite di Willow e della cacciatrice in persona.
Il tutto con un grande tema ricorrente: il rapporto tra etica e morale.

La scelta vincente di Whedon e Greenwalt è quella di non replicare semplicemente temi e atmosfere della serie madre ma cercare sin dai primi episodi una autonomia stilistica e narrativa. A differenza di Buffy, infatti, pur lavorando sull'ibridazione di generi Angel supera il teen drama puntando maggiormente sul mystery e sull'action. Dalla serie madre eredita la stratificazione e la serializzazione del racconto, aspetto che ne determina la profondità e la ricercatezza stilistica. La serie è riuscita, quindi, al contempo a soddisfare i fans di lunga data e a crearne di nuovi, fans che hanno dimostrato di apprezzare l'atmosfera maggiormente dark e adulta della nuova serie.

Su Angel esistono differenti approfondimenti critici: Hollywood Vampire di Topping, Five Seasons of Angel di Yeffeth, Once Bitten di Stafford, Reading Angel di Abbott.
Sul web da segnalare il sito City of Angel, ricco di video e notizie.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono arrivato a metà della 2^ stag, e - pur essendo discreto - non ha la forza e l'intensità della serie madre. però è una piacevole visione...

Anonimo ha detto...

Adoro Angel, credo quanto Buffy.
Gli interrogativi morali che la serie si pone e l'evoluzione dei personaggi sono estremamente interessanti.

Barbara Maio ha detto...

Il problema di Angel è che deriva da una serie così "perfetta" come Buffy che difficilmente la potrà superare!!!

Anonimo ha detto...

che poi magari comincia a volare adesso...
in effetti la storia di darla e del massaccro alla wolfram & hart è un trampolino interessante, spero lo sfruttino a dovere...

Anonimo ha detto...

Uhm...Personalmente l'ho sempre trovata più "adulta" di Buffy...Con atmosfere cupe più vicine all'horror... Ma del resto credo dipenda anche dai protagonisti scelti..

Un saluto!

Anonimo ha detto...

Angel's lame! His hair goes straight up, and he's bloody stupid!

:-) a parte tutto, Angel non mi appassiona. Forse perché il paragone con Buffy non può reggere, o forse perché ho sempre preferito Spike. A proposito: come hanno fatto a farlo risorgere con il cappotto di Niki Wood e tutto??

:-) Monica