sabato 9 ottobre 2010

Haven: Il fascino misterioso del Maine

Ha debuttato negli Stati Uniti lo scorso luglio la nuova serie di SyFy, Haven. La serie, sviluppata dal duo creativo Sam Ernst e Jim Dunn parte da un racconto di Stephen King, The Colorado Kid.
La storia adatta molto liberamente lo spunto di partenza e vede una agente dell'FBI Audrey Parker (Emily Rose) che arriva - non tanto casualmente - in una ridente località del Maine dove periodicamente accadono i "problemi", fatti particolari che riguardano la città e i suoi abitanti, da strani eventi metereologici a sogni che uccidono a invecchiamenti precoci.
Durante la prima indagine Audrey - orfana e cresciuta senza conoscere i suoi genitori - scopre sul giornale locale una foto di anni prima dove compare una donna che potrebbe essere sua madre e decide di fermarsi in città per aiutare la polizia locale e cercare di scoprire qualcosa del suo passato.
La serie ha già avuto una stagione da 13 episodi ed è stata riconfermata per una seconda.



Il tono della serie mescola drama e comedy a, ovviamente, fantasy. Le premesse assicurano la possibilità di sviluppi infiniti poichè i "problemi" possono riguardare tutto e tutti. La trama orizzontale del passato di Audrey può tenere legato lo spettatore. Haven non è un capolavoro ma funziona: la debolezza è proprio nelle storie fantastiche che a volte sembrano un po' troppo esili e, soprattutto, la risoluzione è spesso rapida e poco giustificata. La qualità è invece nei personaggi, simpatici e misteriosi quanto basta, ma soprattutto nella location, il Maine appunto dove una Haven esiste realmente. Gli splendidi paesaggi con fari che si affacciano sul mare in tempesta o su uno splendido tramonto, le casette colorate che si sviluppano sulle strade cittadine, gli splendidi boschi locali, fanno da cornice a queste storie alle quali, in un posto magico come questo, si può anche credere.

La serie fa parte del nutrito gruppo di fantasy che hanno segnato la nuova stagione televisiva, serie che declinano il genere in modi diversi, da The Gates a Lost Girl, di cui parlerò prossimamente.

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