lunedì 8 novembre 2010

Happy Town...o forse no?

Nei post più recenti ho accennato a questo trend in corso nell'attuale stagione televisiva statunitense riguardo a nuove serie tv che si legano al sovrannaturale in maniere e forme diverse.
Rientra tra questi eredi di Twin Peaks, la serie Happy Town della ABC.



La piccola cittadina di Haplin (che non esiste ma ha parecchi richiami alla geografia del Minnesota pur se la prima stagione è stata girata in parecchie location canadesi), è conosciuta anche come Happy Town per la sua tranquillità, ma non tutto è come sembra. Ogni sette anni delle persone scompaiono per colpa del Magic Man. La caratteristica della cittadina è la sua fabbrica di pane che sovrasta l'abitato e che spande nell'aria un odore piacevole e particolare.

La serie è creata da Josh Appelbaum, André Nemec e Scott Rosenberg già collaboratori in Life on Mars e, i primi due, in Alias. La prima stagione è composta da solo 8 episodi, gli ultimi due trasmessi solo in streaming, poichè la serie è stata cancellata in corsa.

L'atmosfera della serie non è priva di fascino ma forse il rischio di questo genere di show è proprio quello di tentare troppi richiami al predecessore più noto, quel Twin Peaks che però si muoveva su binari diversi e che vedeva, con la presenza di Lynch, una autorialità accertata e fuori discussione. In questo caso si incorre nel solito rischio, quello di non tentare un approccio netto al fantasy ma lasciando le cose troppo in sospeso, così come la scelta del genere da seguire, poichè un pastiche ben riuscito non è facile da realizzare.

Da segnalare nel cast un nome noto come Sam Neill (Jurassic Park, Il seme della follia, Lezioni di piano e, per la tv, I Tudors) e un nome cult come quello di David Cronenberg, guest star in un episodio.

1 commento:

Giada Da Ros ha detto...

Sam Neill in effetti è stata forse la parte più interessante di questo programma che mi è dispiaciuto andar via così presto. Aveva potenzialità.