Rip Hunter torna indietro nel tempo per creare una supersquadra in grado di fermare Vandal Savage che, nel futuro, ucciderà la sua famiglia e distruggerà il mondo. Il colorito gruppo di improbabili supereroi mette da parte le proprie perplessità e si prepara ad una lotta senza limiti di tempo.
Legends of Tomorrow è la nuova serie creata dal trio Berlanti-Kreisberg-Guggenheim già dietro all'altra produzione della CW su materiale DC Comic, Arrow e, i primi due, anche dietro a The Flash, ed il trio ripropone esattamente la stessa formula. Ed è qui che risiede il problema. Quando si parla di supereroi in tv è inevitabile tendere ad un paragone con la Marvel. Partendo dal presupposto che è giusto che ci sia diversità in termini produttivi e narrativi, le serie tv della DC non convincono. In parte è anche la presenza della CW nel gioco (ma Supergirl va sulla CBS è ha gli stessi problemi), cioè un network che ha un pubblico di fascia molto giovane, impedendo di fatto la possibilità di realizzare qualcosa di più complesso e rischioso.
Queste serie si presentano troppo simili e semplici, senza particolare profondità narrativa, molto inclini al fanservice ed esteticamente piatte e monotone. Con la moltiplicazione delle serie, questi elementi si notano ancora di più. Nel caso in questione, poi, ci troviamo di fronte ad un doppio spin-off, di Arrow e The Flash, prendendo dei personaggi dei quali, al momento, non ci importa molto, alcuni dei quali apparsi magari solo in un episodio di una delle serie. Il personaggio più conosciuto è quello di Atom/Ray Palmer e, già nella serie Arrow era stato sfruttato come puro elemento di disturbo nella scontata relazione tra Oliver e Felicity, prontamente messo da parte una volta realizzata questa relazione così richiesta dai fan. Ma il personaggio sembra troppo lieve per poter reggere una storia da protagonista, pur in condivisione con il resto del colorito team. Le motivazioni dei personaggi vengono completamente tralasciate e le risoluzioni dei conflitti sono sempre troppo semplici e veloci.
Come dicevo prima, il paragone con la Marvel è inevitabile e, al di là dei gusti personali, è indubbio come la Marvel stia costruendo un universo tv più complesso e profondo, legato anche all'universo cinematografico pur senza restarne intrappolato. Agents of Shield e Agent Carter che vanno in onda sulla ABC e Daredevil e Jessica Jones che vanno su Netflix hanno ognuna una propria caratteristica e personalità, un tono diverso, un mix di generi dosato in maniera originale e, soprattutto, una struttura narrativa straordinariamente approfondita e rigorosa.
La DC fino ad ora non è riuscita nel realizzare pienamente le potenzialità del mondo dei fumetti che ha nel suo background e questa serie sembra una occasione persa anche perchè è stata pubblicizzata per mesi con un grande progetto innovativo e accattivamente mentre, per ora, siamo solo dalle parti di un episodio minore di Arrow che già non è il top.
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