Questa settimana è andato in onda il pilot di Agents of S.H.I.E.L.D., probabilmente la serie più attesa di questa nuova stagione televisiva. Dopo un solo episodio solitamente si possono fare solo piccole osservazioni e deduzioni ma AoS fa parte di un universo già ampiamente nella cultura popolare ed è legato al nome più accattivane dell'attuale panorama autoriale, Joss Whedon.
La serie è una sorta di spin-off di The Avengers ma è anche qualcosa di più: infatti, non si limita a prendere uno o più personaggi minori di un prodotto già noto per creare un nuovo prodotto ma si pone, invece, come una sorta di espansione dello stesso, con una sua autonomia, certo, ma anche come un tassello omogeneo del progetto "Avengers".
La serie esplora l'agenzia SHIELD che ha coordinato la squadra degli Avengers, ora andati ognuno per la propria strada. Cronologicamente siamo poco tempo dopo la distruzione di New York che avveniva alla fine del film e i riferimenti a quegli accadimenti sono continui e reiterati. Ma qui non abbiamo nessun supereroe. Infatti, il centro narrativo è l'agente Coulson (Clark Gregg) che avevamo dato per morto per mano di Loki sempre nel film. Qui lo ritroviamo più in forma che mai dopo aver passato un periodo di riposo a Tahiti per guarire le ferite subite (ma già è indicato come la realtà sia diversa....). Coulson, affiancato dalla sua collaboratrice Maria Hill (Cobie Smulders), sta formando una squadra di agenti speciali per combattere eventi eccezionali, non supereroi ma persona normali, anche se molto in gamba. Nel pilot il gruppo affronta una scienziata pazza che innesta una sostanza in uomini normali per farli diventare terribilmente potenti ma con lo svantaggio di farli anche impazzire (ed esplodere). La trama di questo primo episodio sembra più solo un pretesto per aprire la storia e presentarci i nuovi personaggi: Grant Ward (Brett Dalton) agente estremamente efficiente ma che preferisce lavorare solo, Melinda May (Ming-Na Wen) agente di lunga data dello SHIELD sulla quale Coulson fa molto affidamento, la hacker Skye (Chloe Bennet) che inizia come avversaria dello SHIELD per poi entrare al loro fianco, e la coppia di superesperti Fitz-Simmons (Iain De Caestecker e Elizabeth Henstridge).
Per chi conosce a fondo le opere di Whedon vi sono tantissimi deja-vu ma la serie non si incarta su se stessa promettendo, anzi, di raggiungere presto una sua autonomia. E conoscendo bene il Whedon sceneggiatore, le storylines verticali della settimana presto verranno integrate/sostituite da una storyline orizzontale di più ampio respiro. Whedon ha dimostrato negli anni di essere a suo agio nella narrazione seriale e qui gioca in casa, coltivando situazioni e personaggi che già il pubblico conosce, non dovendo, quindi, guadagnarsi la fiducia del pubblico stesso. Certo questo magari va a scapito di una certa originalità (ricordate Buffy?) ma su Whedon scommettiamo ad occhi chiusi!
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