domenica 29 aprile 2018

Avengers Infinity War - Recensione



A coronamento di dieci anni di Marvel Cinematic Universe è arrivato questa settimana il primo volume del nuovo Avengers che riunisce (quasi) tutti gli eroi apparsi fino ad ora nei precedenti diciotto film.


Ma di cosa parliamo quando parliamo di MCU?

Iron Man (Maggio 2008) Jon Favreau
The Incredible Hulk (Giugno 2008) Louis Leterrier          
Iron Man 2 (Maggio 2010) Jon Favreau
Thor (Maggio 2011) Kenneth Branagh  
Captain America: The First Avenger (luglio 2011) Joe Johnston                
Marvel's The Avengers (Maggio 2012) Joss Whedon
Iron Man 3 (Maggio 2013) Shane Black                
Thor: The Dark World (Novembre 2013) Alan Taylor      
Captain America: The Winter Soldier (Aprile 2014) Anthony e Joe Russo                       
Guardians of the Galaxy (Agosto 2014) James Gunn     
Avengers: Age of Ultron (Maggio 2015) Joss Whedon                                 
Ant-Man (Luglio 2015) Peyton Reed
Captain America: Civil War (Maggio 2016) Anthony e Joe Russo         
Doctor Strange (Novembre 2016) Scott Derrickson                       
Guardians of the Galaxy Vol. 2 (Maggio 2017) James Gunn                       
Spider-Man: Homecoming (Luglio 2017) Jon Watts                        
Thor: Ragnarok (Novembre 2017) Taika Waititi
Black Panther (Febbraio 2018) Ryan Coogler     
Avengers: Infinity War (Aprile 2018) Anthony e Joe Russo

Prossimamente            
                  
Ant-Man and the Wasp (Luglio 2018) Peyton Reed                       
Captain Marvel (Marzo 2019) Anna Boden e Ryan Fleck         
Avengers Infinity War Parte 2° (Maggio 2019) Anthony e Joe Russo
Untitled Spider-Man: Homecoming sequel (Luglio 2019) Jon Watts       
Guardians of the Galaxy Vol. 3 (2020) James Gunn
                                              

Diciannove film già realizzati e altri cinque già in programma nei prossimi due anni rendono l'idea di che universo complicato si stia parlando. Fin dall'inizio la Marvel ha puntato sull'idea del "tutto è connesso", creando un universo espanso nel quale ogni capitolo aggiungeva un tassello di narrativa che andava poi a comporre un puzzle più ampio. A questo già complicato quadro, nel corso degli anni la Marvel ha aggiunto cortometraggi (gli one-shot), serie tv (Agents of Shield su tutte), webseries (Slingshot) ad arricchire ancora questo panorama.


Il rischio che realmente correva questo Infinity War era proprio quello di mettere in gioco troppe storyline e troppi personaggi anche perché ogni film ha avuto un suo tono: più serio Iron Man 3, più epico Thor The Dark World, più scanzonato Guardiani della Galassia, più ironico Thor Ragnarok, più thriller Captain America The Winter Soldier. Insomma, ci troviamo di fronte ad un panorama che necessariamente si compone di capitoli diversi per tono e misura ma, sempre, tutti indirizzati verso lo stesso oceano narrativo.


Infinity War riesce perfettamente ad amalgamare tutti questi supereroi (ricordo che mancano i soli Ant-Man e Occhio di Falco tra quelli già introdotti e Captain Marvel che avrà il suo film sulle origini di questa supereroina prima del secondo capitolo di Infinity War per poi approdare proprio in questo film) e lo fa mescolando le carte e dividendo l'azione con i due contendenti di Civil War, Iron Man e Captain America, ancora una volta divisi sul campo ma almeno non nelle intenzioni, uno su Titano e l'altro a Wakanda.


Il film mescola bene momenti più drammatici a scene più divertenti seguendo le inclinazioni dei protagonisti e propone diverse scene di combattimento ben costruite e coreografate. Il punto nel quale pecca il film è, come era prevedibile, l'approfondimento dei singoli personaggi per pura mancanza di tempo. Così se Iron Man riesce comunque ad avere i suoi momenti (con Pepper o con Peter Parker ma, anche, con Doctor Strange), Steve Rogers ne esce un po' sminuito poiché non c'è tempo per approfondire cosa sia successo dopo la fine di Civil War.


Ne esce sminuito anche Bruce Banner non tanto per la sua mancata trasformazione che, anzi, rende più interessante il suo personaggio altrimenti quasi imbattibile, quanto perché Banner è qui rappresentato troppo timoroso e dimesso rispetto all'uomo così sicuro di sé, pur in tutti i suoi dubbi, che avevamo visto, ad esempio, in Avengers.


Anche la storia d'amore tra Scarlet Witch e Visione viene proposta senza troppi approfondimenti, non quanto quella di Black Widow con Banner ma, anche qui, la parte sentimentale è anche quella più debole. E Thanos, il big bad, funziona a tratti ma almeno viene mostrato più sfaccettato di tanti cattivi che distruggono e basta. Thanos ha la sua storia e i suoi drammi e finisce vincendo, cosa originale in questi universi supereroici.


Ovviamente la seconda parte offrirà una soluzione alla scomparsa di metà della popolazione terrestre, compresi metà dei nostri eroi, soluzione che probabilmente sarà nella gemma del tempo. E sarà interessante scoprire se il secondo capitolo sarà senza soluzione di continuità rispetto al primo o passerà un anno anche nella narrazione dei due film, ma questo probabilmente sarà già più chiaro all'uscita del secondo capito di Ant Man. Non c'è dubbio, invece, che i nostri eroi torneranno, se non altro perché è previsto il secondo capitolo di Spider Man e Peter Parker è tra gli scomparsi.


Ricapitolando, nel film le uniche effettive morti sono quelle di Gamora e di Visione mentre il resto degli scomparsi probabilmente tornerà al completo. E c'è poi la scena post-credit che ci ripropone Nick Fury e Maria Hill che scompaiono ma non prima di aver mandato un messaggio a Captain Marvel che, come detto, comparirà nella seconda parte. E la scena, oltre che come legame con il futuro Captain Marvel, serve anche a ricordare che anche se sotto copertura, lo SHIELD esiste ancora e, infatti, avrà un ruolo rilevante proprio nelle origini di Captain Marvel che sarà ambientato negli anni Novanta e che vedrà protagonisti oltre ai Kree anche lo stesso Fury e il suo braccio destro Phil Coulson che nella serie tv Agents of Shield è il nuovo Direttore dello Shield stesso.


Per concludere, il rischio di fallimento per Infinity War era altissimo ed il film riesce a superare la prova anche se resta insuperabile la costruzione narrativa ad orologeria del primo Avengers che non aveva un momento di pausa e tutto funzionava alla perfezione. Ma lì c'era anche meno da raccontare e, forse, meno aspettative laddove Infinity War ha avuto una promozione enorme che ha alzato tantissimo le aspettative. Ora non ci resta che attendere maggio 2019 per il seguito ed intanto ci consoliamo con Ant-Man and the Wasp, Captain Marvel e, speriamo, la sesta stagione di Agents of Shield....


1 commento:

Kostorn ha detto...
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