giovedì 23 luglio 2020

Agents of Shield - Recensione 7x09 "As I Have Always Been"


Il team è bloccato in un loop temporale e Coulson e Daisy devono lottare contro il tempo per capire come evitare la catastrofe....

AoS continua ad inanellare una serie di episodi sopra la media e il fatto che questa sia l'ultima stagione ha fatto in modo che gli autori potessero rischiare di più lavorando su generi e toni diversi, mescolando drama e comedy senza sosta. Infatti, dopo una prima parte a spasso nel tempo, questa seconda ed ultima parte della stagione si concentra maggiormente sui traumi personali, pur senza accantonare la parte più di azione e di sci-fi.


Elizabeth Henstridge è per la prima volta dietro la macchina da presa a dirigere un episodio complicato e articolato dove i personaggi devono affrontare le loro paure. Infatti, anche se l'episodio è convulso e senza un attimo di tregua, con il team che lotta contro il tempo - ancora una volta - per non sparire definitivamente, ci sono almeno tre momenti di introspezione piuttosto importanti: uno è tra Daisy e Sousa con la ragazza che vuole capire come mai l'uomo le stia sempre accanto e voglia proteggerla che sfocia nel loro primo bacio e mette il personaggio di Sousa maggiormente al centro del team, non più ospite e spettatore ma pronto ad unirsi alla lotta, soprattutto se accanto a Daisy.


Il secondo momento è ancora più rilevante perché finalmente Coulson arriva alla piena coscienza della sua situazione cioè il fatto di poter vivere in eterno e, quindi, essere destinato a vedere le persone che ama morire davanti ai suoi occhi, se non per una tragedia, comunque per età e malattia, cosa inevitabile che però non lo toccherà. Lo sfogo con Daisy si riallaccia al terzo momento, la conclusione con Enoch, chiarendo come questa sia la sua maggior paura, vivere la sofferenza della perdita e rimanere solo a causa delle scelte di qualche altra persona. E c'è anche un rovesciamento perché fino ad ora era stato lui a morire, lasciando sugli altri il peso della morte così come dice a Enoch e come gli ricorda Daisy: chi muore sparisce ma chi resta soffre. 


L'attuale Coulson non è neanche in grado di decidere se morire, rendendo il pensiero della solitudine eterna insostenibile. Questo credo sarà uno dei punti più interessanti che i quattro episodi rimanenti dovranno smarcare, se Coulson vorrà continuare a vivere o se deciderà di spegnersi definitivamente. Enoch annuncia di aver visto il futuro e preannuncia un team diviso, ognuno per la sua strada; scelta inevitabile visto che è l'ultima stagione ed è corretto che ognuno del team possa andare nella direzione più consona.


Non viene ancora rivelato quale sia il segreto che Simmons sta cercando di mantenere e proteggere mentre i fans di Phillinda saranno rimasti delusi dall'episodio che non vede nessuna interazione tra i due. A questo punto, solo un episodio dedicato interamente alla coppia potrebbe salvare la ship.


La costruzione narrativa di questo episodio mi ha ricordato quello di Buffy TVS "Tabula Rasa" (S6E8) dove un inizio e una fine drammatici fanno da cornice a momenti da pura comedy e assurdità varie.
Il promo del prossimo episodio riporta Nathaniel al centro della storia e Daisy avrà finalmente la possibilità di confrontarsi con sua madre e con la sua nuova sorella!


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