domenica 23 ottobre 2011

Braquo e la violenza sul piccolo schermo

Dopo il post del mese scorso sulla serie tv legata ai romanzi di Fred Vargas, ritorno in Francia per segnalare una altra serie con protagonista l'attore Jean-Hugues Anglade, anche questa volta protagonista di un poliziesco ma che possiamo definire come opposizione a quelli dove interpreta il personaggio di Adamsberg.



Braquo è la storia (per ora in otto episodi realizzati nel 2009 ma è in preparazione una seconda stagione) di un gruppo di poliziotti parigini capitanati da Eddy Caplan. La storia tra droga, prostituzione, corruzione e rapimenti, è costruita come una spirale verso l'inferno in cui il gruppo - animato da buone intenzioni ma senza troppi problemi etici - finisce per poter vendicare un loro compagno suicida dopo essere stato accusato di violenza durante un interrogatorio.

La storia è scura, violenta, senza redenzione, e pur se si parteggia per questo gruppo è inevitabile porsi questioni etiche su quali siano i limiti dei tutori dell'ordine. La serie è particolarmente violenta soprattutto considerando gli standard televisivi, solitamente più edulcorati. La serie è creata da Olivier Marchal che dirige anche quattro episodi mentre gli altri sono diretti da Frédéric Schoendoerffer. La fotografia è fredda e cupa, e pur se la serie è ambientata a Parigi, gli scorci scelti non sono mai turistici ma piuttosto iperrealistici e degradati.

La fine della prima stagione lascia tutto abbastanza in sospeso rendendo ancora più interessante questa seconda stagione in preparazione anche perchè Braquo si presenta come un prodotto originale, che per una volta non parla inglese.

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