venerdì 11 novembre 2011
Ancora favole in tv
Accodandomi al post di ieri sulle favole in tv, Grimm è la serie della NBC anche essa legata al mondo delle fiabe.
Qui la storia è quella del poliziotto Nick (David Giuntoli) che scopre di essere un "grimm" cioè una persona in grado di vedere la vera natura di mostri che vivono tra noi sotto sembianze umane. Questa sua qualità lo aiuta nella risoluzione dei suoi casi. Lo aiutano il suo collega Hank (Russell Hornsby) e il lupo "riformato" Eddie (Silas Weir Mitchell).
Dai due episodi fino ad ora andati in onda il giudizio resta sospeso. La serie ha potenzialità ma non ha avuto in questo inizio un appeal simile a Once Upon a Time, forse perchè sembra prendersi troppo sul serio.
La serie è prodotta da David Greenwalt, scuola Whedoniana (Angel e Buffy ma, anche X-Files), un nome che potrebbe dare garanzie per eventuali sviluppi di una mitologia che la serie dovrà avere per poter continuare a non essere solo un telefilm da "mostro della settimana".
E' curioso come contemporaneamente sia uscite due serie legate al mondo delle fiabe, argomento comunque originale e che dimostra come in televisione ci sia sempre molta voglia di sperimentare. Infatti, anche se queste due serie non saranno magari due successi, ben vengano per la loro carica innovativa, perlomeno nei contenuti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Abbiamo veduto i primi tre episodi di "Grimm" in lingua originale, ottimo esercizio che regala però la sensazione di non perdere tempo con lo sciocchezzaio televisivo e rende dunque più indulgenti nel giudizio. Detto questo evoè evoè per Grimm: risveglia il "fanciullino" che c'è in noi, è così magico, autunnale...
Forse è un po' serioso, merito o demerito anche dell'interpretazione di Giuntoli, una versione maschile ed attuale della ragazza bella e buona, sgrana persino i grandi occhi color mare. A nostro avviso meglio dei torrenti di ironia demenziale o degli inseguimenti, noiosi, infiniti con rottura di auto, di vetri, di...
Da fanciullini poi non si è così dotati di senso dell'umorismo, faccenda più adulta, e spesso più che umorismo le serie televise grondano pecorecceria.
Noi siamo io e mia moglie. Pollice su comunque.
Posta un commento