sabato 2 settembre 2017

Chloe Bennet e il razzismo di Hollywood


In questi giorni è la notizia che ha occupato le prime pagine dei siti di news sullo spettacolo: l'attore Ed Skrein - noto per aver interpretato il cattivo di Deadpool - ha rifiutato una parte nel prossimo film di Hellboy quando ha scoperto che nella storia originale il suo personaggio sarebbe stato giapponese. Skrein, che è inglese con origini tedesche, aveva da prima accettato il ruolo per poi declinare l'offerta.


Il suo gesto è stato molto apprezzato da una larga parte di Hollywood e tra chi ha sostenuto a gran voce la cosa è emersa l'attrice Chloe Bennet, la Daisy di Agents of Shield. L'attrice, infatti, è da tempo in prima linea per combattere il razzismo e il sessismo dell'industria hollywoodiana, troppo spesso taciuto per motivi economici.

L'attrice è nata a Chicago da madre statunitense e padre cinese e nella prima parte della sua carriera è stata una pop star in Cina prima di trasferirsi ad Hollywood per tentare la carriera di attrice, incontrando però molta resistenza a causa del suo vero cognome, Wang. Nel momento in cui lo ha cambiato in Bennet, il cognome della madre, ha cominciato ad ottenere le parti per le quali faceva l'audizione.


Accusata di ipocrisia da parte del fandom, la Bennet ha specificato che il cambio del cognome è stata solo una scelta utilitaristica per poter lavorare ed in prima persona si sta impegnando affinché nessun attore orientale debba fare la sua stessa scelta in futuro. Ora che l'attrice è un volto di primo piano della tv statunitense grazie al ruolo di Daisy che è, come lei, cino-americana, la Bennet può dar voce a quella che ancora è una problematica razziale non di poco conto. Inoltre, l'attrice non ha mai nascosto le sue origini anche se molti l'hanno accusata di "non sembrare cinese". Se non è razzismo questo......

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