L'ascesa e caduta del magnate australiano Alan Bond dagli anni Sessanta alla sua morte nel 2015. Figura controversa che passò da successi economici e sportivi (l'American Cup del 1983) ad uno dei più grandi momenti di crisi dell'economia australiana con la sua bancarotta negli anni Ottanta.
House of Bond è una miniserie in due parti prodotta da Channel 9. Il biopic è un genere che piace molto alla tv australiana anche se non tutti riescono a catturare interesse ed attenzione. In questo caso, la storia scorre via rapida ma non riesce ad andare a fondo alle motivazioni del protagonista, alla sua smania di potere e denaro, alla sua voglia di arrivare sempre primo. Comunque interessanti alcune scelte grafiche ed estetiche di split screen e utilizzo di immagini di repertorio.
Il biopic ha scatenato polemiche tra gli eredi di Bond che hanno giudicato la serie troppo dura nel disegnare il magnate. La serie è diretta da Mark Joffe (House of Hancock, Love Child) e scritta da Sarah Smith (Winter, Wild Boys) e vede nel cast Ben Mingay (La Battaglia di Hacksaw Ridge, Wonderland) nei panni del protagonista, Adrienne Pickering (Rake, Neighbours), Anne Looby (Dance Academy, All Saints) oltre che il sempre convincente Sam Neill (Peaky Blinders, Dieci Piccoli Indiani) nei panni di Tiny Rowland, l'avversario storico di Bond.
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