mercoledì 23 maggio 2007

House sono io

Creata nel 2004, House M.D. è ormai stabilmente al top del rating di audience statunitense ed europeo. La serie, che vede tra gli executive producer il nome di Bryan Singer (anche regista del pilot), punta tutto o quasi sulla figura del protagonista interpretato da Hugh Laurie, attore inglese ormai divenuto una vera e propria star grazie al medico competente ma cinico e sarcastico come poche volte si è visto sul piccolo schermo.



La serie si presenta come un classico medical drama in controtendenza rispetto a molte serie contemporanee poichè non presenta nessun tratto di ibridazione di genere e si sviluppa quasi esclusivamente su linee narrative verticali, lasciando poco alla narrazione seriale tra episodi, con poche storie che proseguono su più puntate.
House è assistito da uno staff medico di colleghi ed assistenti che, con un classico rapporto di amore/odio, seguono gli insegnamenti del talentuoso ma antisociale medico.

I singoli episodi presentano una struttura piuttosto rigida: nel teaser ci viene presentato il personaggio che sarà protagonista del caso clinico; successivamente il paziente sarà oggetto di cure che lo porteranno a peggiorare finchè improvvisamente House avrà una illuminazione che lo porterà alla scoperta della reale causa della malattia e, quindi, alla guarigione. Lo sviluppo narrativo centrale, quasi sempre drammatico, viene inframmezzato dalle visite ambulatoriali di House che tendono invece alla commedia e alleggeriscono la storia.
Questa formula viene reiterata in ogni episodio e relativamente poco spazio viene dato alla storia personale del paziente nonostante esso sia oggetto di analisi ed indagini degne di CSI.
Infatti, House M.D. punta tutto sul protagonista (e sulla simpatia/antipatia che può suscitare) poichè dal punto di vista linguistico e narrativo si presenta come un prodotto piuttosto banale.
Non c'è mai reale ansia per il destino dei pazienti (che, praticamente, non muoiono mai nonostante le condizioni spesso disperate) e tutta l'attenzione dello spettatore è rivolta all'attesa per il momento in cui House risolverà il dilemma diagnostico.

Non esiste al momento una guida critica su House M.D. ma per chi ama il medical drama consiglio il libro di Jacobson Body Trauma Tv e il libro di Holtz The Medical Science of House, M.D., quest'ultimo più indirizzato verso l'aspetto medico della serie.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il contesto medico è un pretesto per mettere in scena un vero giallo!
c'è il delitto (la malattia), c'è la vittima (il malato), ci sono gli indizi (i sintomi), le indagini (le analisi) e soprattuto il genio dell'investigatore, che non può non risolvere il caso ed assicurare il criminale alla giustiza...pardon alla cura.

Anonimo ha detto...

e cmq adoro la serie e hugh laurie...