sabato 26 maggio 2007

I'm not Superman

Considerata per anni parente povera, la sit-com è oggi uno dei generi in cui gli autori si dilettano a sperimentare nuove forme narrative. Scrubs (2001), ad esempio, presenta entrambi i tratti della serie e della sit-com. Dalla serie prende la complessità delle storie, il numero dei personaggi – anche secondari –, la differenza delle location – anche all’aperto pur se in numero minore. Dalla sit-com prende la costruzione delle location interne (centralità del salotto con divano intorno alla quale ruota la narrazione), durata (circa 22 minuti), il tono di commedia. Il tutto in una costruzione di ambientazione ospedaliera alla ER ma in tono surreale.



L’autore Bill Lawrence dichiara di aver voluto creare uno show che avesse nei personaggi la propria forza cioè che fossero personaggi veri, non soltanto portatori di battute divertenti come troppo spesso succede nelle sit-com. Scrubs ha una storyline continua all’interno della stagione e lungo poi le differenti stagioni; ha memoria di sé e degli avvenimenti; i personaggi evolvono ed in questo modo il pubblico arriva a conoscerli.
Dal punto di vista produttivo, Lawrence è riuscito a convincere la NBC a rinunciare ad alcune forme tipiche della sit-com come le risate off che avrebbero evidenziato la parte comica a sfavore di quella drammatica e la ripresa in quattro m.d.p. a favore della singola macchina, come nelle serie. L’idea dell’autore è, comunque, quella di raccontare una storia realistica in forma ibrida tra comedy e drama. Il realismo è nei casi raccontati: per quanto possano sembrare assurdi, i casi che si alternano all’ospedale sono veri e frutto della raccolta di testimonianze autentiche da parte Lawrence stesso che ha una cerchia di amici medici uno dei quali, J.D. come il protagonista dello show, è consulente medico di Scrubs.

Dal punto di vista dell'ibridazione di generi e formati, interessante l'episodio My life in four cameras (04.17); i medici dell’ospedale Sacro Cuore si trovano a dover annunciare ad un paziente la presenza di un tumore. Il paziente è Charles James, scrittore di una nota sit-com e non riuscendo ad affrontare la realtà, J.D., il protagonista interpretato da Zach Braff, si immagina la sua giornata in forma di sit-com. L’aspetto interessante è lo stacco stilistico tra le due parti: infatti, Scrubs è tendenzialmente una sit-com ma in una forma, come detto, evoluta verso la serie; con il passaggio alla fase onirica del racconto anche dal punto di vista stilistico si effettua uno scarto con una fotografia piatta e satura, le risate off, la recitazione frontale, tutti elementi tipici della sit-com classica ma mai presenti prima in questo show.

Lawrence comunque non si prende troppo sul serio: Scrubs è una commedia divertente che ricalca tanti medical drama da ER in giù. La chiave comica è prevalente come dimostra il cameo che il gruppo dei protagonisti, Lawrence compreso, hanno regalato nel 2002 nel film dei Muppet, It’s a very Muppet Christmas Movie (che vede la NBC tra i distributori).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Serenity mi è piaciuto molto... Dovrò decidermi a cercare di vedere la serie. Ma perchè serie cho poi diventano cult, quindi hanno in sè potenzialità che il pubblico riconosce vengono terminate (alla "terminator") dalle case di produzione prima che possano fruttare - artisticamente ed economicamente - di più? Un po' anche come Angel che un altro paio d'anni avrebbe potuto continuare ad affascinarci...

Anonimo ha detto...

Il film è carino, come la serie, ma non supera i limiti...