Come anticipato qualche settimana fa, è finalmente disponibile il libro Buffy The Vampire Slayer. Legittimare la Cacciatrice.
Dopo il mio volume-guida sulle sette stagioni della serie, questo volume è una raccolta di saggi che cercano di analizzare la serie da diversi punti di vista.
venerdì 30 novembre 2007
venerdì 19 ottobre 2007
Buffy Hereafter
Si conclude in queste ore la Conferenza
Buffy Hereafter: from the Whedonverse to the Whedonesque.
Nella splendida cornice di Istanbul, diversi studiosi si sono confrontati sul mondo di Joss Whedon. Il focus della conferenza si muove trasversalmente sui diversi prodotti creati da Whedon (televisione, cinema ma anche fumetti), per ragionare sull'esistenza di uno stile whedoniano che possa essere rintracciabile in prodotti anche non direttamente creati dal wonder boy statunitense.
Buffy Hereafter: from the Whedonverse to the Whedonesque.
Nella splendida cornice di Istanbul, diversi studiosi si sono confrontati sul mondo di Joss Whedon. Il focus della conferenza si muove trasversalmente sui diversi prodotti creati da Whedon (televisione, cinema ma anche fumetti), per ragionare sull'esistenza di uno stile whedoniano che possa essere rintracciabile in prodotti anche non direttamente creati dal wonder boy statunitense.
lunedì 8 ottobre 2007
Legittimare la Cacciatrice
Vi segnalo l'imminente uscita del mio prossimo libro: Buffy The Vampire Slayer. Legittimare la Cacciatrice, in uscita tra pochi giorni per Bulzoni Editore di Roma.
Nell'immagine qui accanto trovate la prima segnalazione cartacea a cura di Giorgio Baracco di Telefilm Magazine che ringrazio per la sua disponibilità.
Come vedete il titolo è leggermente diverso perchè, per motivi editoriali, è variato diverse volte in fase di lavorazione.
venerdì 28 settembre 2007
mercoledì 12 settembre 2007
I Simpson in libreria
Come anticipato, esce in questi giorni il volume I Simpson. Il ventre onnivoro della tv postmoderna a cura di Corrado Peperoni (Bulzoni Editore, Roma), già autore del saggio sui Simpson in Cult Series.
giovedì 6 settembre 2007
Il Rabdomante
Breve post cinematografico per segnalare che domani nelle sale uscirà il film Il Rabdomante di Fabrizio Cattani.
Il film è una bella storia tra dramma e commedia sul tema della libertà e dell'amore. Un film "piccolo" ma che vola alto.
E' un film al quale sono particolarmente legata poichè ho avuto la fortuna di potervi partecipare nelle vesti di co-produttore ma, al di là del coinvolgimento diretto, ne consiglio la visione a tutti.
Il film è frutto della passione di Fabrizio in primis e di tutto il cast & crew che ha partecipato con la formula The Coproducers.
Se volete sapere maggiori informazioni su trama, cast e sale di uscita, consultati il ricco sito o il blog.
Buona visione!
Il film è una bella storia tra dramma e commedia sul tema della libertà e dell'amore. Un film "piccolo" ma che vola alto.
E' un film al quale sono particolarmente legata poichè ho avuto la fortuna di potervi partecipare nelle vesti di co-produttore ma, al di là del coinvolgimento diretto, ne consiglio la visione a tutti.
Il film è frutto della passione di Fabrizio in primis e di tutto il cast & crew che ha partecipato con la formula The Coproducers.
Se volete sapere maggiori informazioni su trama, cast e sale di uscita, consultati il ricco sito o il blog.
Buona visione!
lunedì 3 settembre 2007
OZ...la prigione di qualità della HBO
Creata nel 1997 e terminata nel 2003 dopo 6 stagioni di successo di critica e pubblico, la serie carceraria di Tom Fontana (St.Elsewhere, Homicide), rappresenta un altro ottimo esempio di scrittura e di lavoro sui personaggi.
La serie narra le vicende all'interno del penitenziario di OZ, nell'unità sperimentale chiamata "Il Paradiso" (Emerald City in originale). La vita quotidiana viene scandita dai rituali di violenza e solitudine che accompagnano i protagonisti. La caratteristica della narrazione è il focus sulla popolazione carceraria che diventa protagonista, rendendo complicato il processo di identificazione del pubblico: come si può infatti restare legati alle avventure di un omicida o di uno stupratore? Ed invece la serie ci riesce grazie alla creazione di un piccolo mondo chiuso dove si ricreano le dinamiche del mondo libero. Pur partendo dal presupposto che tutti i protagonisti sono colpevoli, ogni personaggio assume la parte del buono, del cattivo, del violento, della vittima.
La serie narra le vicende all'interno del penitenziario di OZ, nell'unità sperimentale chiamata "Il Paradiso" (Emerald City in originale). La vita quotidiana viene scandita dai rituali di violenza e solitudine che accompagnano i protagonisti. La caratteristica della narrazione è il focus sulla popolazione carceraria che diventa protagonista, rendendo complicato il processo di identificazione del pubblico: come si può infatti restare legati alle avventure di un omicida o di uno stupratore? Ed invece la serie ci riesce grazie alla creazione di un piccolo mondo chiuso dove si ricreano le dinamiche del mondo libero. Pur partendo dal presupposto che tutti i protagonisti sono colpevoli, ogni personaggio assume la parte del buono, del cattivo, del violento, della vittima.
giovedì 2 agosto 2007
Libri, libri, libri....
Nonostante l'aria vacanziera, sono in uscita in questi giorni diversi libri interessanti su cinema e televisione.
Il primo che segnalo è The Cult Film Reader a cura di Ernest Mathijs e Xavier Mendik. Il libro propone saggi classici e nuovi punti di vista sul tema del cult che viene trattato in maniera ampia, da classici come Casablanca o The Rocky Horror Picture Show a film e cinematografie solo recentemente apparse nel panorama cult, come la Turchia.
Il secondo libro è di Robin Nelson, State of Play: Contemporary 'high end' Television Drama. Il libro è un ideale proseguimento di Tv Drama in Transition del 1997. Il tema è quello della tv di qualità in un contesto di ampio mercato, analizzando l'estetica, le nuove tecnologie, il trend del momento.
L'ultimo libro che segnalo è Quality TV: Contemporary American Television and Beyond di Janet McCabe e Kim Akass che trattano ancora il tema della televisione di qualità analizzando serie recenti come CSI, Lost, The Sopranos. Oltre all'analisi critica il libro contiene anche interviste tra cui segnalo quella a David Chase, creatore dei Sopranos.
Lasciando il mondo dei libri, segnalo la disponibilità dei primi due numeri della rivista Critical Studies in Television. Il primo numero contiene numerosi articoli sulla televisione di qualità mentre il secondo è monografico sulla serie Northern Exposure.
Altra rivista molto interessante è Velvet Light Trap. On line gli indici dei vari numeri con articoli e analisi su cinema e televisione. Ogni numero ha un tema monografico.
Buona lettura!
Il primo che segnalo è The Cult Film Reader a cura di Ernest Mathijs e Xavier Mendik. Il libro propone saggi classici e nuovi punti di vista sul tema del cult che viene trattato in maniera ampia, da classici come Casablanca o The Rocky Horror Picture Show a film e cinematografie solo recentemente apparse nel panorama cult, come la Turchia.
Il secondo libro è di Robin Nelson, State of Play: Contemporary 'high end' Television Drama. Il libro è un ideale proseguimento di Tv Drama in Transition del 1997. Il tema è quello della tv di qualità in un contesto di ampio mercato, analizzando l'estetica, le nuove tecnologie, il trend del momento.
L'ultimo libro che segnalo è Quality TV: Contemporary American Television and Beyond di Janet McCabe e Kim Akass che trattano ancora il tema della televisione di qualità analizzando serie recenti come CSI, Lost, The Sopranos. Oltre all'analisi critica il libro contiene anche interviste tra cui segnalo quella a David Chase, creatore dei Sopranos.
Lasciando il mondo dei libri, segnalo la disponibilità dei primi due numeri della rivista Critical Studies in Television. Il primo numero contiene numerosi articoli sulla televisione di qualità mentre il secondo è monografico sulla serie Northern Exposure.
Altra rivista molto interessante è Velvet Light Trap. On line gli indici dei vari numeri con articoli e analisi su cinema e televisione. Ogni numero ha un tema monografico.
Buona lettura!
giovedì 26 luglio 2007
Ai confini della Televisione
La serie Twilight Zone è considerata il primo capolavoro del piccolo schermo ed uno dei momenti più rilevanti della narrazione di genere. Creata da Rod Serling nel 1959, la serie si presenta come una antologia di brevi episodi a tema fantasy, horror, sci-fi.
Nella stesura delle sceneggiature collaborano, oltre a Serling stesso, scrittori come Richard Matheson e Ray Bradbury.
Nella stesura delle sceneggiature collaborano, oltre a Serling stesso, scrittori come Richard Matheson e Ray Bradbury.
domenica 15 luglio 2007
Angel o l'anima dello spin-off
La serie tv Angel creata da Joss Whedon e David Greenwalt nel 1999 può essere presa ad esempio di spin-off perfettamente riuscito. Come è noto, lo spin-off televisivo è un prodotto (serie, sit-com, serial) che nasce da un personaggio di un altro prodotto già esistente che viene trapiantato in un nuovo universo narrativo.
In questo caso, Whedon narra le avventure di Angel, il vampiro con l'anima, grande primo amore di Buffy. Al termine della terza stagione di Buffy, Angel lascia Sunnydale per consentire alla cacciatrice di vivere la sua vita e si trasferisce a Los Angeles (la città degli angeli, appunto) dove diventa titolare di una agenzia investigativa specializzata in casi sovrannaturali e demoniaci. Al fianco del vampiro (David Boreanaz) troviamo nuovi personaggi come Doyle, Gunn, Fred e Lorne e vecchie conoscenze del buffyverse come Cordelia (Charisma Carpenter), Wesley (Alexis Denisof) e Spike (James Masters). Senza contare occasionali visite di Willow e della cacciatrice in persona.
Il tutto con un grande tema ricorrente: il rapporto tra etica e morale.
La scelta vincente di Whedon e Greenwalt è quella di non replicare semplicemente temi e atmosfere della serie madre ma cercare sin dai primi episodi una autonomia stilistica e narrativa. A differenza di Buffy, infatti, pur lavorando sull'ibridazione di generi Angel supera il teen drama puntando maggiormente sul mystery e sull'action. Dalla serie madre eredita la stratificazione e la serializzazione del racconto, aspetto che ne determina la profondità e la ricercatezza stilistica. La serie è riuscita, quindi, al contempo a soddisfare i fans di lunga data e a crearne di nuovi, fans che hanno dimostrato di apprezzare l'atmosfera maggiormente dark e adulta della nuova serie.
Su Angel esistono differenti approfondimenti critici: Hollywood Vampire di Topping, Five Seasons of Angel di Yeffeth, Once Bitten di Stafford, Reading Angel di Abbott.
Sul web da segnalare il sito City of Angel, ricco di video e notizie.
In questo caso, Whedon narra le avventure di Angel, il vampiro con l'anima, grande primo amore di Buffy. Al termine della terza stagione di Buffy, Angel lascia Sunnydale per consentire alla cacciatrice di vivere la sua vita e si trasferisce a Los Angeles (la città degli angeli, appunto) dove diventa titolare di una agenzia investigativa specializzata in casi sovrannaturali e demoniaci. Al fianco del vampiro (David Boreanaz) troviamo nuovi personaggi come Doyle, Gunn, Fred e Lorne e vecchie conoscenze del buffyverse come Cordelia (Charisma Carpenter), Wesley (Alexis Denisof) e Spike (James Masters). Senza contare occasionali visite di Willow e della cacciatrice in persona.
Il tutto con un grande tema ricorrente: il rapporto tra etica e morale.
La scelta vincente di Whedon e Greenwalt è quella di non replicare semplicemente temi e atmosfere della serie madre ma cercare sin dai primi episodi una autonomia stilistica e narrativa. A differenza di Buffy, infatti, pur lavorando sull'ibridazione di generi Angel supera il teen drama puntando maggiormente sul mystery e sull'action. Dalla serie madre eredita la stratificazione e la serializzazione del racconto, aspetto che ne determina la profondità e la ricercatezza stilistica. La serie è riuscita, quindi, al contempo a soddisfare i fans di lunga data e a crearne di nuovi, fans che hanno dimostrato di apprezzare l'atmosfera maggiormente dark e adulta della nuova serie.
Su Angel esistono differenti approfondimenti critici: Hollywood Vampire di Topping, Five Seasons of Angel di Yeffeth, Once Bitten di Stafford, Reading Angel di Abbott.
Sul web da segnalare il sito City of Angel, ricco di video e notizie.
giovedì 5 luglio 2007
Roma Fiction Festival
Sti sta ormai per chiudere la prima edizione del Roma Fiction Festival. Nato sull'onda del successo della Festa del Cinema, il RFF ha proposto una serie di anteprime, di retrospettive storiche, tavole rotonde, master class e molto altro.
Alla presenza del numeroso pubblico, romano e non, si sono alternati Andrea Camilleri, Gabriele Salvatores, Michele Placido, Terry O'Quinn, Claudio Santamaria, e serie come Torchwood, Life On Mars, Cold Case, NCIS, Extras, Little Britain e molto altro da tutta Europa.
domenica 24 giugno 2007
I Simpson e il trionfo del postmoderno
Sulla serie I Simpson è stato ormai detto quasi tutto.
Solo per omaggiarla, quindi, scriverò che la serie è probabilmente il capolavoro della tv postmoderna, ricchissima di citazioni, auto-citazioni, elementi popolari, riferimenti al cinema, alla musica, al teatro, al musical, all'architettura, al design e a tutto ciò che vi può venire in mente.
domenica 17 giugno 2007
Carnivàle e la rappresentazione dei diversi
Tra le molte creazioni di qualità della HBO, è da segnalare la serie Carnivàle. Creata nel 2003 da Daniel Knauf, la serie si presenta particolare già dalla sigla iniziale, creata da Angus Wall che presenta in poche immagini lo stile della serie attraverso una elaborazione grafica dei tarocchi e di immagini stilizzate a richiamare i temi del fato e del destino, centrali nello sviluppo narrativo.
mercoledì 6 giugno 2007
The Author Network: il caso HBO
La HBO, Home Box Office, nasce nel 1972 a New York e si rivela la vera sorpresa dell’industria televisiva statunitense. Pensata come canale a pagamento per la trasmissione di films in prima visione, nel 1990 viene espansa in HBO Independent Productions per la creazione di programmi di fiction per il piccolo schermo. Con una scelta che punta decisamente sulla qualità, la HBO produce ormai da anni veri e propri capolavori del piccolo schermo. Molto stretto è il legame con l’industria cinematografica (grazie alla partnership con alcune majors tra cui la DreamWorks e 20th Century Fox) dove la HBO attinge a piene mani utilizzando la forza di autori come Alan Ball, Mike Nichols o Walter Hill. Anche sui formati il network spazia in maniera libera passando dalla mini serie alla serie classica arrivando al kolossal storico del recente Rome prodotto in collaborazione con la BBC.
sabato 2 giugno 2007
Twin Peaks e la rivoluzione del piccolo schermo
Nel 1990 il
mondo delle serie tv è stato rivoluzionato dall'evento Twin Peaks ad opera di David Lynch,
maestro indiscusso del grande schermo e regista che forse più lontano dalle
dinamiche e dall'estetica della televisione non si può immaginare.
La serie
debutta negli Stati Uniti ottenendo immediatamente un grande successo e
diventando ben presto un Cult globale. Due stagioni prodotte dalla ABC
ed un film per la sala, Fuoco
cammina con me, hanno fatto dell'opera di Lynch una pietra
miliare del piccolo schermo e della popular culture.
giovedì 31 maggio 2007
Masters of Television
La serie antologica è il formato che più viene preferito dagli autori di genere horror sul piccolo schermo: la chiusura narrativa di ogni singolo episodio - tipica di questo formato - aiuta a superare il problema identificativo dello spettatore tra vittima e carnefice. E', infatti, questo uno dei problemi dell'horror in tv poichè risulta difficile identificare un horror televisivo nonostante ci siano molte serie che trattano di mostruosità e sovrannaturale. Quello che manca in tv è, principalmente, la ‘paura’ cioè la componente primaria in un horror. Manca il senso di minaccia, manca l’identificazione nella vittima (o nel carnefice), principalmente poiché nelle serie tv il focus non è né sulla vittima né sul carnefice ma su un terzo polo che può essere un investigatore o un protagonista di altro genere. Manca anche l’identificazione con il sopravvissuto che è di norma la figura primaria con cui si identifica lo spettatore.
mercoledì 30 maggio 2007
Hill Street Blues e la Quality Tv della MTM
Hill Street Blues (1981) è considerata la serie che fa da spartiacque non solo per il genere poliziesco ma per la serialità in generale. La serie prodotta da Steven Bochco, esperto del genere poliziesco (che produrrà anche LA Law, NYPD Blue, Blind Justice), per la prima volta abbandona l’idea della coppia di poliziotti o investigatori per approdare ad un modello di narrativa corale che si sviluppa sulla sovrapposizione di più storie, tutte ugualmente importanti. La difficoltà da parte del pubblico a seguire tutte le linee narrative fece si che andando avanti negli episodi si identificasse un nucleo centrale di protagonisti che rimangono, comunque, in numero notevole rispetto allo standard del genere. La serie rispetta le norme del genere per quanto riguarda il modello iconografico (ambientazione cittadina, poliziotti in divisa ed in borghese, inseguimenti e sparatorie) ma modifica l’assunto secondo il quale per quanto cinico e disincantato il poliziotto era, comunque, onesto e leale. Qui i poliziotti sono corrotti, la linea di demarcazione tra bene e male è sfocata, anche i buoni sbagliano ed a volte i loro sbagli portano a conseguenze devastanti come la morte del proprio compagno di pattuglia. Dopo un inizio difficoltoso, la serie ha avuto un notevole successo, soprattutto di critica, nonostante si allontanasse dagli standard del genere e risultasse più difficile identificarsi e simpatizzare per i protagonisti.
martedì 29 maggio 2007
The Television Kingdom
La mini serie danese The Kingdom (1994) di Lars Von Trier, padre del Dogma, racconta le vicende di un ospedale al centro di Copenaghen dove si muovono dottori, infermieri, malati e spettri. La cifra stilistica scelta dal regista è quella che verrà codificata un anno più tardi dal manifesto Dogma 95: macchina da presa a mano, fotografia sgranata, montaggio nervoso. Contemporaneamente, però, The Kingdom è quanto di più lontano si può immaginare dal Dogma poiché utilizza la narrativa di genere, effetti speciali, effetti di postproduzione che determinano l’immagine sgranata, stile dovuto alla ripresa in 16mm trasportata su videotape ed infine riversata su 35mm. L’effetto è quello di una fotografia monocromatica ibridata con l’estetica documentaristica utilizzata nella serie.
lunedì 28 maggio 2007
Beam me up, Scotty!
Parlando di Cult Television è impossibile non citare Star Trek, la serie che ha rappresentato il primo esempio di Cult globale ed è tutt'oggi oggetto di venerazione di fans e studiosi.
Prodotta da Gene Roddenberry dal 1966, narra le avventure dell’Enterprise che accoglie un equipaggio multietnico di uomini e donne, rappresentando un messagio forte in periodo di Guerra Fredda, quando cioè regna la paura del diverso.
domenica 27 maggio 2007
Il western del nuovo millennio
Tra i generi che maggiormente hanno riscosso successo sul piccolo schermo, il western è quello che più ha risentito dell'evoluzione della serialità verso nuove forme narrative. Genere di grande successo negli anni '50, a differenza del western al cinema, in televisione viene abbandonata l’idea dell’eroe solitario a favore di una visione più familiare e, comunque, più sociale. Questo è dovuto alla necessità di espandere le storie in più direzioni per coprire le decine di ore che compongono una serie. Inoltre, il western è spesso associato ad una rappresentazione estremamente violenta della società, violenza non accettabile per una visione familiare come quella televisiva. Così, in televisione, il genere si declina più frequentemente con drammi familiari piuttosto che con epici scontri tra buoni e cattivi.
Per anni, poi, il western è quasi totalmente scomparso nella sua forma più classica al cinema ed in televisione. Negli ultimi anni, comunque, sono riscontrabili tentativi di alto livello per vivificare il genere: Deadwood (2004), prodotta dalla HBO, è creata da David Milch (nel suo curriculum capolavori come NYPD Blue e Hill Street Blues) e vede Walter Hill dietro la mdp nel pilot. Into the West (2005) è invece una mini serie prodotta dalla DreamWorks che vede il nome di Steven Spielberg tra i produttori.
Ma l'esempio più interessante resta la serie Firefly (2002) che ha dato origine al film Serenity (2005) entrambi di Joss Whedon (creatore di Buffy); la serie presenta una ibridazione tra fantascienza ‘alla Alien’ e western classico con tanto di rapina al treno e duelli al sole. Pur se il genere principale resta la fantascienza, sono forti i richiami al western nell’apparato iconografico e ideologico: il protagonista, il capitano Malcolm Reynolds, interpretato da Nathan Fillion, è diretto erede di tanti cowboys e sceriffi del west, leale e disincantato, forte ma non invincibile, con un passato che lo ha ferito e reso meno ingenuo senza perdere una necessaria dose di idealismo.
I richiami iconografici toccano anche il war movie, l’Hong Kong movie, il filone di fantascienza più classico che fa capo a Star Wars; insomma Whedon gioca con i generi prendendo ciò che è funzionale alla storia o semplicemente ciò che esteticamente arricchisce un personaggio.
Sulle serie sono stati pubblicati due volumi Official Companion con interessanti analisi dell'aspetto visuale della serie, il volume critico Finding Serenity a cura di Jane Espenson (già produttrice e sceneggiatrice di Buffy e Angel oltre che della stessa Firefly), e il libro in uscita a cura di Wilcox e Cochran Investigating Firefly and Serenity.
Per anni, poi, il western è quasi totalmente scomparso nella sua forma più classica al cinema ed in televisione. Negli ultimi anni, comunque, sono riscontrabili tentativi di alto livello per vivificare il genere: Deadwood (2004), prodotta dalla HBO, è creata da David Milch (nel suo curriculum capolavori come NYPD Blue e Hill Street Blues) e vede Walter Hill dietro la mdp nel pilot. Into the West (2005) è invece una mini serie prodotta dalla DreamWorks che vede il nome di Steven Spielberg tra i produttori.
Ma l'esempio più interessante resta la serie Firefly (2002) che ha dato origine al film Serenity (2005) entrambi di Joss Whedon (creatore di Buffy); la serie presenta una ibridazione tra fantascienza ‘alla Alien’ e western classico con tanto di rapina al treno e duelli al sole. Pur se il genere principale resta la fantascienza, sono forti i richiami al western nell’apparato iconografico e ideologico: il protagonista, il capitano Malcolm Reynolds, interpretato da Nathan Fillion, è diretto erede di tanti cowboys e sceriffi del west, leale e disincantato, forte ma non invincibile, con un passato che lo ha ferito e reso meno ingenuo senza perdere una necessaria dose di idealismo.
I richiami iconografici toccano anche il war movie, l’Hong Kong movie, il filone di fantascienza più classico che fa capo a Star Wars; insomma Whedon gioca con i generi prendendo ciò che è funzionale alla storia o semplicemente ciò che esteticamente arricchisce un personaggio.
Sulle serie sono stati pubblicati due volumi Official Companion con interessanti analisi dell'aspetto visuale della serie, il volume critico Finding Serenity a cura di Jane Espenson (già produttrice e sceneggiatrice di Buffy e Angel oltre che della stessa Firefly), e il libro in uscita a cura di Wilcox e Cochran Investigating Firefly and Serenity.
sabato 26 maggio 2007
I'm not Superman
Considerata per anni parente povera, la sit-com è oggi uno dei generi in cui gli autori si dilettano a sperimentare nuove forme narrative. Scrubs (2001), ad esempio, presenta entrambi i tratti della serie e della sit-com. Dalla serie prende la complessità delle storie, il numero dei personaggi – anche secondari –, la differenza delle location – anche all’aperto pur se in numero minore. Dalla sit-com prende la costruzione delle location interne (centralità del salotto con divano intorno alla quale ruota la narrazione), durata (circa 22 minuti), il tono di commedia. Il tutto in una costruzione di ambientazione ospedaliera alla ER ma in tono surreale.
venerdì 25 maggio 2007
24 o l'estetica dello split screen
La serie 24 creata nel 2001 da Robert Cochran e Joel Surnow è arrivata oggi alla settima stagione prevista per gennaio 2008 ed è riuscita fino ad ora a restare sempre ai vertici degli ascolti. L’originalità di questa serie risiede nella struttura narrativa: ogni episodio racconta un’ora in tempo reale ed una stagione è composta da 24 episodi che narrano una giornata dell’agente Jack Bauer dell’antiterrorismo di Los Angeles, di volta in volta impegnato a sventare un piano per assassinare il Presidente degli Stati Uniti, un attacco biologico o nucleare e così via.
giovedì 24 maggio 2007
Little Cult
La creazione di prodotti Cult e di qualità per il piccolo schermo non è, ovviamente, una prerogativa statunitense. La Gran Bretagna, ad esempio, ha da sempre realizzato serie che sono entrate nell'immaginario collettivo. Da The Avengers a The Prisoner, da Doctor Who a Space: 1999, il Regno Unito ha creato ed esportato prodotti in grado di competere con le produzioni dei cugini americani.
mercoledì 23 maggio 2007
House sono io
Creata nel 2004, House M.D. è ormai stabilmente al top del rating di audience statunitense ed europeo. La serie, che vede tra gli executive producer il nome di Bryan Singer (anche regista del pilot), punta tutto o quasi sulla figura del protagonista interpretato da Hugh Laurie, attore inglese ormai divenuto una vera e propria star grazie al medico competente ma cinico e sarcastico come poche volte si è visto sul piccolo schermo.
martedì 22 maggio 2007
L'isola della tv
Se X-Files è stata la serie che ha segnato gli anni Novanta, questo primo decennio del 2000 resterà senz'altro segnato da Lost, la serie creata da Jeffrey Lieber, J.J.Abrams e Damon Lindelof nel 2004. La storia di un gruppo di sopravvissuti ad una sciagura aerea, persi nel mezzo dell'oceano e costretti a lottare per la propria vita, continua ad appassionare milioni di spettatori in tutto il mondo. Anche qui un cast corale si muove in un contesto fantasy incarnato dall'isola stessa che diviene personaggio (malefico) a tutti gli effetti. Ogni sopravvissuto dovrà fare i conti con il proprio passato e sarà costretto ad affrontare i propri demoni personali.
lunedì 21 maggio 2007
Cult Books
Esce tra due giorni il nuovo libro di Sara Jones, Television, Cult and The Fantastic che affronta il tema delle serie tv che hanno raggiunto lo stato di Cult e, contemporaneamente, un grande successo di critica e pubblico. Il testo analizza la metatestualità che viene determinata dal successo commerciale di questi prodotti (libri, fumetti, videogames, ecc.). L'autrice, insieme a Roberta Pearson, ha già pubblicato l'interessante Cult Television nel 2004.
In entrambi i libri vengono trattate serie come X-Files e Buffy ma in questo di prossima pubblicazione verranno analizzati anche prodotti cinematografici che hanno creato saghe Cult come Star Wars o Lord of the Rings.
Diversi sono i testi che affrontano il tema del Cult. Focalizzati sulla televisione, segnalo Quality Popular Television di Jancovich e Lyons, Cult Tv: The Golden Age of ITC di Sellers che si focalizza sulla british production, e tutta la produzione della casa editrice I.B.Tauris, specializzata in monografie sulle serie tv.
Allargando il campo anche al cinema, sono senz'altro da studiare i libri di Harper, Unruly Pleasures. The Cult Film and its Critics, di Jancovich, Reboll, Stringer e Willis, Defining Cult Movies e The Cult Film Reader che uscirà il prossimo agosto a cura di Mathijs e Mendik (quest'ultimo direttore del Cult Film Archive della Brunel University).
Una ultima segnalazione per un saggio estremamente importante sul tema del Cult: Casablanca. Cult Movies and Intertextual Collage di Umberto Eco (vari scritti di Eco sono reperibili sul sito The Modern Word).
Buona lettura!
domenica 20 maggio 2007
We can be Heroes just for one day...
E' una delle serie contemporanee maggiormente apprezzate dal pubblico e dalla critica statunitense, eppure è solo alla sua prima stagione. Heroes, creata da Tim Kring, racconta la vita di persone comuni che scoprono di avere poteri speciali come poter volare, leggere nella mente altrui, essere indistruttibili, potersi rendere invisibili, viaggiare nel tempo e così via.
sabato 19 maggio 2007
The Cult Experience di X-Files
È stata la serie che ha segnato gli anni '90 e che ha ridefinito il concetto di Cult sul piccolo schermo. X-Files, come ormai tutti sanno, è la storia delle investigazioni di casi "particolari" legati a fatti apparentemente inspiegabili da parte degli agenti Mulder e Scully.
venerdì 18 maggio 2007
Veronica torna a casa
Veronica Mars chiude i battenti! La notizia è recente: la CW non ha rinnovato per la prossima stagione la serie creata da Rob Thomas che si ferma a tre stagioni, con l'ultimo episodio in onda nei prossimi giorni negli Stati Uniti.
giovedì 17 maggio 2007
The Day After di Jericho
E' da pochi giorni che in rete si è sparsa la notizia che la CBS non ha rinnovato Jericho, la serie tv alla sua prima stagione negli USA ed in arrivo sui nostri schermi. Di cosa si tratta?
Jericho è una piccola cittadina del Kansas che si trova improvvisamente isolata dal resto del mondo a causa di un attacco nucleare. La serie segue le vicende degli abitanti della piccola cittadina che si trovano a dover fronteggiare questa terribile emergenza.
mercoledì 16 maggio 2007
Un Cult sempre verde
Mi piace dedicare il primo post completo alla mia serie tv preferita:
Buffy The Vampire Slayer.
Questa serie tv creata da Joss Whedon può essere senz'altro indicata come chiaro esempio di "televisione di qualità", concetto molto ricorrente nei Television Studies.
Cosa si intende per "televisione di qualità"?
Gli studi sull'argomento sono molti e spesso discordi, ma tutti i critici e gli studiosi concordano su alcuni punti:
un "pedigree" di qualità, un cast allargato, una storia che ha memoria, un nuovo genere creato dall'ibridazione dei generi classici, una complessità narrativa che si sviluppa in linee orizzontali, un fandom attivo.
Buffy presenta tutte queste caratteristiche. Se non avete mai visto la serie, provate a superare il primo impatto da teen drama e scoprirete un mondo complesso e ricco di spunti di riflessione.
A dimostrazione di come questa serie riesca ancora a stimolare riflessioni e discussioni, arrivano in questi giorni due call for papers ad essa dedicati:
la Conferenza Buffy Hereafter che si terrà ad Istanbul ad ottobre e la
Terza Slayage Conference che si terrà nel giugno 2008 negli USA.
Poche serie hanno prodotto così tanti studi e analisi. Basta consultare il sito Slayage per rendersene conto.
Enjoy!!!!!!!!
Iscriviti a:
Post (Atom)